Denatalità. ISTAT: In Italia siamo sempre di meno, 7 nati ogni 13 morti

Di questo passo il numero di decessi potrebbe presto raddoppiare quello dei nati. Il possibile ruolo della adozione internazionale

La nascita di un bambino è un inno alla vita, è la personificazione della speranza in un futuro migliore. Oggi il mondo occidentale si distingue invece per il suo egoismo, che lo sta portando verso la crisi demografica: in Italia siamo sempre di meno e sempre più anziani. Questo è il quadro che l’ISTAT ci comunica nel suo report del 26 novembre.

È davvero urgente ragionare sulla messa in atto di un’adeguata politica a favore della natalità. In mancanza di questa, come ben osserva Avvenire, assisteremo ad una decrescita continua della popolazione, ad un aumento delle coppie senza figli e ad un numero di decessi che presto raddoppierà quello dei nati (attualmente, secondo i dati ISTAT, siamo arrivati a 7 nati ogni 13 morti). In Italia si prevede che i residenti scenderanno dagli attuali 59,6 milioni ai 58 del 2030, fino ai 47,6 milioni del 2070, ben 12 milioni in meno rispetto ad oggi.
A causa del minor numero di nascite, anche l’economia è destinata a “soffrire”. Si stima infatti che, il rapporto tra giovani ed anziani, nel 2050 sarà di 1 a 3 e i cittadini in età lavorativa saranno solo il 53,3 % del totale della popolazione. Questo, come sottolinea Avvenire, comporterà un “restringimento” dei nuclei familiari, che saranno costituiti da un numero sempre minore di componenti, si ipotizza infatti che, nel 2040 1 famiglia su 5 non avrà figli.

Con un incentivo economico, in tre anni diecimila adozioni internazionali

Qui si innesta anche il problema delle coppie sposate che non possono avere figli– evidenzia Marco Griffini  presidente di Ai.Bi.  Amici dei Bambini- che in Italia sono ben 5 milioni e 500mila. La fecondazione assistita, pure la eterologa, ha una percentuale di successo troppo bassa, oltre a produrre una grande sofferenza. Le coppie che intendono adottare ci sono e sono in aumento: nel 2021 solo noi come Ai.Bi. abbiamo formato più di 300 coppie. Potrebbero essere molte di più se vi fosse un incentivo economico. Con un bonus da 10mila euro per ogni Adozione Internazionale, riusciremmo, nel giro di tre anni, a portare le adozioni a quota 10mila dalle neppure mille attuali. Fantascienza? No, se ricordiamo che fino al 2011 se ne adottavano, annualmente, quattromila e senza bonus, proprio come adesso”.