Non si ferma l’allarme natalità in Italia: culle sempre più vuote nel 2024

Secondo gli ultimi dati Istat, nei primi sei mesi dell’anno ci sono state 4600 nascite in meno rispetto al 2023. Il calo delle nascite prosegue, con un tasso di fecondità tra i più bassi d’Europa e meno figli nati da genitori italiani

Nel 2024, il fenomeno delle “culle vuote” continua a caratterizzare la natalità in Italia. Nei primi sei mesi dell’anno, si sono registrate 4.600 nascite in meno rispetto allo stesso periodo del 2023, segnando un calo del 2,1%. Questo trend negativo, ormai consolidato, è confermato dai dati provvisori dell’Istat, che sottolineano come il numero medio di figli per donna sia fermo a 1,21, un dato leggermente inferiore a quello del 2022, quando era di 1,24.
Le cause di questa crisi demografica sono molteplici e vanno ben oltre il semplice fattore economico. L’Istat evidenzia come una delle ragioni principali sia il cambiamento strutturale della popolazione femminile in età fertile (15-49 anni), che continua a ridursi. Il declino delle nascite è più evidente nelle coppie italiane: nel 2023 sono nati circa 12.000 bambini in meno rispetto al 2022, e ben 181.000 in meno rispetto al 2008. Anche le nascite da genitori stranieri sono in calo, con un decremento dell’1,5% rispetto all’anno precedente.
Un altro aspetto significativo è l’età delle madri: nel 2023, l’età media al primo figlio è stata di 31,7 anni, in costante aumento rispetto ai 28 anni del 1995. Questo dato evidenzia come molte donne rimandino la maternità, influenzando ulteriormente il tasso di natalità.
Un elemento interessante è l’aumento delle nascite fuori dal matrimonio, che nel 2023 hanno rappresentato il 42,4% del totale. Sebbene il numero di nascite al di fuori del matrimonio sia in leggero calo rispetto al 2022, la loro incidenza continua a crescere. Questo fenomeno è particolarmente diffuso tra i giovani e nelle regioni del Centro-Nord, con la Sardegna che registra il tasso più alto (55%).
Infine, i dati Istat rivelano anche una curiosità sui nomi più scelti dai neogenitori: Leonardo e Sofia mantengono il primato tra i nomi più popolari per i bambini nati in Italia nel 2023.
In questo quadro, torna più attuale che mai il messaggio lanciato da Amici dei Bambini già diversi anni fa e al centro anche di un convegno nel 2023: il rilancio dell’adozione potrebbe inserirsi anche nel discorso della crisi della natalità. Di fronte a un calo così drammatico, infatti, la risposta non può che essere collettiva: ciascuno è chiamato a fare la sua parte e dare il proprio contributo che, per quanto possa essere singolarmente contenuto, insieme a tutti gli altri diventa un tassello fondamentale di una possibile soluzione.

[Fonte: la Repubblica]