Non solo “La Stampa”. Anche “Il Fatto Quotidiano”, in questi giorni, dedica uno spazio importante ai problemi dell’adozione internazionale. In questo articolo, che riportiamo integralmente, pubblicato lunedì 14 marzo, una mamma adottiva in attesa chiede al governo di attivarsi per risolvere l’attuale paralisi della Commissione Adozioni Internazionali.

Scrivo per denunciare una situazione che sembra andare avanti da molto tempo. Su più siti leggo dei rallentamenti della Cai nell’espletamento delle pratiche per le adozioni internazionali. Prescindendo, per il momento, dall’intera normativa sull’adozione in generale che meriterebbe una revisione completa (e di cui il governo afferma di volersi occupare), il mio pensiero in questo momento va all’operato della Cai. La prima domanda che mi viene in mente è questa: chi vigila sull’operato di questo ente? Questo ente svolge un ruolo centrale nell’adozione di bambini provenienti dalle aree più diverse del mondo, in attesa di una vita decisamente migliore. Le persone preposte dovrebbero svolgere i compiti loro affidati con dovere, serietà e velocità, proprio in considerazione che dietro tutte le carte bollate ci sono i bambini. Si legge di continui ping pong tra Cai ed enti autorizzati, non ultima una lettera del 16 febbraio.

A me personalmente non interessano i motivi, ma chiedo perché sembra che nessuno si interessi dell’argomento? Nessuno che possa aiutare noi famiglie: siamo in migliaia in attesa di coronare il sogno di genitorialità, perseguito per anni. Abbiamo bambini che aspettano solo di arrivare nel nostro Paese, non chiedono altro.

E l’aiuto che chiediamo si potrebbe concretizzare nel dare risalto al problema, chiedendo velocizzazione delle pratiche adottive, controllo sull’operato della Cai, porre a capo dell’ente in questione persone che possano garantire il loro operato e che vengano controllate.

Il governo si vuole occupare di normativa sulle adozioni, adozioni del minore da parte di coppie gay, adozione del minore da parte del coniuge, utero in affitto, tutto entro le elezioni?

Non siamo cittadini di serie B e so perfettamente che i problemi nel nostro bel Paese sono tanti, però so che alla base di uno Stato o comunque di una società c’è la famiglia e noi stiamo cercando proprio di costruirla visto che la natura non ci ha aiutati.

Vi chiedo solo interesse al problema perché – ripeto – alla base di tutto ci sono i bambini.