ISEE 2023. Più soldi per le famiglie, ma gli incentivi sono a rischio

Quest’anno le famiglie avranno un ISEE più alto. Ma c’è il rischio di essere esclusi da alcuni bonus previsti

Per l’anno 2023, si prevede un ISEE (l’indicatore per valutare la situazione economica dei nuclei familiari che intendono richiedere una prestazione sociale agevolata) più alto per i nuclei famigliari. Ma secondo l’analisi del Caf Acli questo non rappresenterebbe la situazione reale dei nuclei italiani.

Il report del Caf Acli sull’ISEE 2023

Infatti, bisogna considerare che per calcolare l’ISEE ordinario ci si basa su redditi e patrimoni dei due anni precedenti. E, nel 2021 gran parte delle famiglie si sono viste aumentare i redditi per la ripresa dopo la pandemia Covid. Questi miglioramenti però sono stati annullati dall’aumento dei prezzi e delle bollette.
Inoltre, l’aumento dell’indicatore ISEE potrebbe determinare l’esclusione di alcune famiglie da una serie di incentivi previsti per i nuclei che rientrano nelle fasce più basse.

I Bonus a rischio

Le famiglie che sforano la soglia ISEE di 9.360 euro, rischiano di perdere l’accesso al Reddito di cittadinanza, bonus che sarà sostituito dall’Assegno di inclusione, nel 2024.
Le famiglie che avevano perso l’accesso al contributo erano circa 27.000 già nei primi due mesi dell’anno. A marzo, sono 111.000 i nuclei che non possono più usufruire del reddito di cittadinanza.
Con l’entrata in vigore dell’Assegno unico, la soglia Isee per avere diritto al massimo importo, è di 16.215 euro.
Per una famiglia con figli minori di tre anni e che usufruisce della Carta acquisti, oltrepassare il tetto di 7.680 euro equivarrebbe, quindi, a perdere diritto a un incentivo utile per far fronte a molti bisogni essenziali (alimentari, sanitari, ma anche bollette, ecc).