Italia. Fame di Mamma: “Io ho la mia mamma e poi ci sei tu, che sei la mamma di cura”

I bambini della casa famiglia, attraverso il progetto “Fame Di Mamma” che Ai.Bi. porta avanti in Italia, scoprono che significa avere qualcuno che si prenda cura di loro e imparano come prendersi cura loro degli altri

Gli educatori della casa famiglia fanno spesso difficoltà a sintetizzare in cosa consiste il loro lavoro, a differenza dei bambini, accolti grazie al progetto “Fame di Mamma”, che riescono invece ad esprimersi con semplicità.

Giulia è una delle piccole ospiti in comunità familiare: un giorno, abbracciando la mamma affidataria della sua struttura le ha detto: “Io ho la mia mamma e poi ci sei tu, che sei la mamma di cura”. Lo stesso pensiero è osservato anche dalle operatrici durante i loro turni in comunità mamma-bambino.

I giochi di cura 

Non è cosa rara vedere i bimbi fare giochi di cura tra di loro.

Ad esempio, durante uno dei tanti pomeriggi in giardino, abbiamo visto Giorgia e Filippo prendersi cura del loro bambolotto. Filippo lo portava con tenerezza nel marsupio mentre girava in bicicletta e Giorgia gli ha cambiato con calma e scrupolosità il pannolino. 

Giorgia poi ha chiesto ad una mamma della loro casetta, che ha una figlia di un anno, se poteva darle i vestitini che non vanno più a Clodette, perché molto utili per la loro “bambina”. 

Filippo e Giorgia hanno dato anche un nome alla loro bambola: Serena, perché “avrà una vita bella e spensierata grazie alle loro cure”.

Questi giochi di cura hanno fatto riflettere molto le operatrici e gli operatori della casa famiglia, soprattutto perché Filippo e Giorgia quando sono arrivati in comunità erano arrabbiati, agitati e lanciavano i loro giochi ovunque.

Non sono comportamenti insoliti per chi ha vissuto un ambiente familiare imprevedibile e aggressivo, ma sono comportamenti modificabili in pochi mesi cambiando le condizioni di vita di questi bimbi e dedicandogli le cure necessarie per crescere bene.

Un’Adozione a Distanza in Italia

Sostieni anche tu le attività del progetto Fame di Mamma, che Ai.Bi. porta avanti in Italia, a sostegno delle strutture che ospitano: i minori in comunità familiari, i bambini con le loro madri nelle comunità mamma- bambino e negli alloggi per l’autonomia e gli adolescenti in necessità. Puoi farlo con un contributo di appena 10 euro al mese, aderendo al progetto “Adotta a distanza un famiglia in Italia”. Scopri come fare QUI.
E ricorda: le Adozioni a Distanza di Ai.Bi. godono delle seguenti agevolazioni fiscali