Kenya. Mentre il Coronavirus non dà tregua , Ai.Bi. continua la campagna per i più deboli. L’#Accoglienzanonsiferma

820 bambini e 555 famiglie hanno beneficiato della distribuzione di beni di prima necessità e della prevenzione

In Kenya il Coronavirus impazza: sono 7.886 i contagiati di cui un migliaio solamente nelle ultime 48 ore. Ma, mentre anche il Paese africano finisce stretto nella morsa del virus, non si interrompono le attività di Ai.Bi. – Amici dei Bambini a supporto dei minori ospiti degli istituti per l’infanzia con cui l’organizzazione collabora. Merito della campagna “Emergenza Coronavirus. L’#Accoglienzanonsiferma“, che, negli ultimi mesi, ha consentito di reperire risorse importanti per far fronte a diverse attività. Quali? Innanzitutto alcuni numeri: 820 bambini e 555 famiglie hanno beneficiato della distribuzione di derrate alimentari, del materiale a supporto della didattica a distanza, dei dispositivi di protezione individuale e della sensibilizzazione alla prevenzione del virus; nell’ultimo mese Ai.Bi. ha inoltre sostenuto interventi di sostegno psicologico a favore delle famiglie fragili dei bambini.

Kenya e Coronavirus: le attività di Ai.Bi. per i bambini del centro Sancare

Nelle ultime due settimane l’assistente sociale di Ai.Bi. insieme all’assistente sociale di uno dei partner in Kenya, la scuola Sancare, con, inoltre, la partecipazione di uno psicologo, hanno incontrato 92 genitori o tutori legali dei bambini sostenuti dal progetto di Sostegno a Distanza nel Paese. 14 sono state, in totale, le sessioni condotte dallo psicologo che, dopo aver rispolverato definizioni, sintomi e metodi di prevenzione legati al virus Covid-19, ha continuato discutendo delle nuove normative in Kenya e dell’autoisolamento, recentemente introdotto. I genitori e i tutori hanno riconosciuto quanto sia importante il ruolo dei cittadini nel gestire la situazione e nel mitigarne gli effetti. Avendo conquistato la fiducia del gruppo e instaurando una sessione di libertà di espressione non giudicante, i genitori hanno potuto parlare e confrontarsi su come il Covid-19 abbia impattato sulle loro vite.

Difficoltà economiche nell’affrontare la vita e le relative responsabilità (spesa, affitto, bollette), stress emotivo a causa di non poter garantire alla propria famiglia tutto il necessario di cui hanno bisogno oltre all’impossibilità di andare nelle case rurali dalla famiglia di origine, ma quello che li ha colpiti più di tutto sono i pregiudizi e la stigmatizzazione nei loro confronti da parte dei datori di lavoro informali (quelle famiglie che aiutavano con le faccende domestiche) che non li accettano più nelle loro case per paura del virus facendoli sentire come i portatori di questa malattia. Parlarne li ha fatti sentire meno soli e compresi, uno sfogo e una presa di coscienza che in questo momento di difficoltà economica ed emotiva, è fondamentale.

Kenya e Coronavirus. Le attività a favore dei bambini della Vijiji Home of Light

Al Vijiji Home of Light nella contea di Kajiado, invece, sono stati acquistati generi alimentari di prima necessità come farina di mais, farina di grano, mais, fagioli, riso, lenticchie e olio da cucina. Il centro ha creato uno slot orario per lo studio e la preparazione scolastica, per cui Ai.Bi. ha deciso di assistere i ragazzi e le ragazze del centro con l’acquisto di libri, materiale didattico, quaderni e cancelleria. I libri di testo sono stati acquistati per i bambini più grandi che rientrano nel vecchio ordinamento scolastico (dalla quarta elementare alle terza media) e che dovranno affrontare gli esami di stato, anche se ancora non si sa se si terranno a novembre o verranno posticipati.

Il 12 Giugno e il 13 Giugno sono stati organizzate sessioni di formazione e sensibilizazzione facilitate da un dottore per parlare con i ragazzi e le ragazze più grandi ma anche con gli operatori del centro delle malattie infettive e delle malattie sessualmente trasmissibili. Infine il 15 e il 16 Giugno sono state implementate attività di supporto psicologico sia individuale che di gruppo gestite da un professionista del dipartimento dei servizi sociali della contea di Kajiado a favore degli operatori del centro e sepratamente anche dei ragazzi e delle ragazze al centro, in cui si sono trattati argomenti legati alla situazione di stress generata dal Covid-19 e come gestire le emozioni, le difficoltà, le relazioni, si è trattata l’adolescenza come fase della vita, il carattere e il comportamento e si è parlato anche delle droghe.

Queste attività sono possibili anche grazie alla generosità di persone come te. Non voltarti dall’altra parte. Con la tua generosità puoi alleviare concretamente le asperità vissute da questi bambini e dalle loro famiglie.

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