Kenya: visita al centro Soila Masaai

Giovedi mattina sono partita alla volta del centro Soila Masai con il matatu e sono arrivata a destinazione senza problemi. Ho trovato la manager Mary che come al solito è stata molto gentile e ho capito che è davvero una persona in gamba. Il centro è migliorato, hanno recintato il complesso e hanno iniziato un’attività di generazione di reddito: allevano polli che vengono uccisi e venduti anche tramite la Thomas Barnardo. Al centro sono andata soprattutto per capire meglio come viene fatta l’attività di counseling alle ragazze. Il counselling viene svolto 2 volte al mese da un gruppo di esperti che da Nairobi si reca nella Rift Valley. Ogni esperto gestisce un gruppo. I bambini sono divisi in 3 gruppi a secondo dell’età di ammissione al centro e ogni counsellor lavora con loro su tematiche specifiche dalle 9 del mattino alle 3 del pomeriggio. Vengono usati molto i role playing ed il coinvolgimento delle bambine. Le tematiche trattate sono varie: la consapevolezza di sé, la violenza, il suicidio, l’autostima, la realizzazione dei propri sogni, i diritti dei bambini. Nel mese di settembre grazie ai nostri fondi è stata istituita anche una sessione per gli operatori. Un counsellor si occupa degli insegnanti al mattino e delle mamme sociali e operatori nel pomeriggio. Queste sessioni verranno ripetute per 3 mesi per aiutare gli operatori a migliorare nel loro lavoro. L’attività è molto importante perché permette alle bambini di crescere ed acquisire consapevolezza e da subito si sono riscontrati risultati positivi.
Il centro Masaai è stato premiato anche come uno dei centri che offre la migliore educazione nel distretto e le ragazze che al loro arrivo nel centro erano analfabete e venivano da contesti nomadi, parlano ora perfettamente inglese e swahili e hanno grandi sogni per il loro futuro.