L’Italia è il primo Paese ad adottare bambini peruviani con bisogni speciali

ombraLe famiglie italiane sono le prime a livello mondiale ad adottare bambini con “bisogni speciali” provenienti dal Perù. Come risulta dalle statistiche del sito peruviano del Ministero della Donna e dello Sviluppo Sociale – MIMDES – l’Italia, con 15 adozioni nei primi nove mesi del 2009, è stato il Paese che ha accolto il numero più elevato di bambini, seguita poi dagli Stati Uniti (8 adozioni), Spagna (2 adozioni) e Francia (2 adozioni). Si tratta di minori che presentano problemi di comportamento, un’incapacità fisica o mentale, con più di sette anni e bambini che appartengono a un gruppo di fratelli.

Il governo peruviano è stato uno dei primi del continente a promuovere un progetto – “Angeles que aguardan” – per favorire l’adozione dei bambini con bisogni speciali.  Dall’inizio del 2003 fino al maggio del 2009 più di 200 bambini sono stati adottati, ma ce ne sono altri 400 cha aspettano una famiglia adottiva.

Come già sottolineato, Ai.Bi. ha ricevuto più di 4mila schede di minori con “bisogni speciali” negli ultimi 6 mesi ma mancano le famiglie disposte ad accoglierli. Un numero impressionante se si considera che è solo la punta di un iceberg di un fenomeno ampio, così diffuso da indurre il board della Conferenza di Diritto Internazionale Privato dell’Aja a elaborare delle Linee Guida in cui si definiscono i cosiddetti minori “special needs”.

A livello europeo ancora non sono state promosse politiche di sostegno all’adozione di bambini con bisogni speciali, ma sono diffusi interventi per la sensibilizzazione delle famiglie sul tema.