La Camera approva la mozione sulla gratuità. Ai.Bi.: “La disponibilità economica non deve essere più un impedimento all’accoglienza adottiva”

camera350La Camera ha approvato all’unanimità una mozione unitaria sulle adozioni internazionali nella quale sono confluite la proposta di Paola Binetti, deputato UDC, Milena Santerini (PI) e Lia Quartapelle (Pd). Una pagina importante per l’Italia perché vince il principio della gratuità delle adozioni internazionali, un valore guida a difesa del quale Ai.Bi, Amici dei Bambini, lotta da tempo e ora recepito e fatto proprio da Binetti, deputato UDC, primo firmatario di una delle tre mozioni (originariamente separate e poi confluite in unico testo). Il testo approvato dalla Camera impegna, tra l’altro, il Governo a erogare i previsti rimborsi relativi alle spese sostenute dalle famiglie, a snellire le pratiche burocratiche e a rafforzare le relazioni bilaterali e gli accordi negoziali su questa materia in campo internazionale. “Non la disponibilità economica- ha detto a chiare lettere Binetti – ma la disponibilità del cuore e dell’accoglienza deve essere il principio in base al quale permettere ad una famiglia di adottare un bambino”. La gratuità delle adozioni, è una delle battaglie storiche di Amici dei Bambini: una necessità suffragata dai milioni di bambini soli nel mondo: 168 milioni secondo la recente indagine Unicef (2009).  “E’ un dato di fatto che ci sia una flessione delle adozioni internazionali  – ha continuato l’onorevole Binetti – e a questo bisogna reagire valutando non lo spessore del conto in banca ma lo spessore genitoriale affinché venga valorizzata la genitorialità e non quanti soldi hai”.  Per la deputata dell’Udc: “C’e’ un bisogno profondo di riconoscere  a ogni bambino il diritto alla sua famiglia. La nostra mozione si propone di coglierne in pieno lo spirito. Vogliamo fare in modo che ogni Paese sia consapevole delle  difficoltà  in cui possono trovarsi altri Paesi in tema di adozioni internazionali e, quindi, che la sinergia e la solidarietà trovino risposte anche in chiave sociale in una visione della maternità declinata”. Giornata calda, quindi, per le adozioni internazionali: oltre alla mozione Binetti, sono state discusse anche quelle che portano come primo firmatario rispettivamente i nomi di Milena Santerini (23 giugno 2014) e Lia Quartapelle (28 gennaio 2014). Nel testo unificato si impegna il Governo ad avviare un percorso di snellimento per quanto riguarda la burocrazia, anche attraverso una revisione dell’attuale normativa; a valutare in concreto la possibile eliminazione delle idoneità del tribunale per i minori e la semplificazione dell’iter di selezione delle coppie, con una procedura che preveda la collaborazione fra i servizi pubblici e quelli privati degli enti autorizzati; ad esercitare un controllo sui costi complessivi sostenuti dalle famiglie che vogliono adottare un bambino con le procedure internazionali, per valutare come venire incontro ad eventuali necessità non previste; a valutare la proposta dell’Associazione Amici dei bambini di rendere l’adozione internazionale totalmente gratuita; a chiedere ed ottenere maggiori garanzie per le adozioni e per i bambini, per non trovarsi davanti a Paesi che possono cambiare le loro decisioni in corso d’opera. Tra i punti principali della mozione Santerini, confluiti nel testo unificato, l’introduzione di iniziative per prevedere la possibilità di aumentare la percentuale degli oneri deducibili dal reddito relativa alle spese sostenute dai genitori adottivi per l’espletamento dell’adozione; incentivare la formazione e l’accompagnamento dei genitori adottivi anche nella fase post adozione da parte dei servizi socio-assistenziali e degli enti autorizzati. Il contributo di Quartapelle alla mozione unitaria invece impegna il Governo, tra le altre cose, ad adottare ogni iniziativa utile volta a rafforzare le relazioni bilaterali e gli accordi negoziali in materia di adozioni internazionali, al fine di ridurre il più possibile il verificarsi di eventi di inattesa chiusura delle procedure internazionali di adozione. “Non c’è bisogno di modificare la normativa sulle adozioni internazionali, ma occorre piuttosto prendere in considerazione – ha sottolineato Binetti – la crisi economica con cui molte famiglie hanno dovuto fare i conti. Non vorremmo che ad adottare bambini in Italia fosse possibile solo per coppie con maggiori disponibilità: chiediamo che le famiglie siano scelte per la qualità del loro valore genitoriale e non solo per il loro conto in banca”. “Una mozione unitaria sulle adozioni internazionali è il segnale che il Parlamento – ha concluso – ha colto in pieno la necessità di riconoscere il diritto di tutti i bambini, anche di quelli che nascono in territori poveri, lontani e difficili, ad avere una famiglia. Noi difenderemo fino all’ultimo il loro diritto affinché la loro famiglia adottiva sia costituita da una sola mamma e un solo papà”.