La ricetta dell’Ungheria per fare più figli

5% del PIL investito in politiche familiari. Ed è record di matrimoni

Cristiana, antiabortista e madre di tre figli. Ha le idee chiare il ministro ungherese della Famiglia, Katalin Novak, che il prossimo anno a Verona parteciperà al World Congress of Families. In un’intervista con il quotidiano La Verità ha voluto spiegare come il suo Paese, in uno scenario di crescente denatalità, ha saputo vincere la sfida per la vita.

Il 46% dei Paesi occidentali – ha spiegato la Novak – non sarà in grado di riprodurre se stesso se continuerà questa tendenza alla denatalità”.

Tendenza che il Governo di Budapest, al cui timone siede il premier Viktor Orban, combatte con fermezza. “Spendiamo – spiega ancora la Novak – oltre 6 miliardi di Euro per le politiche familiari; circa il 5% del PIL, che peraltro è il doppio della media occidentale. Le famiglie con tre figli e un reddito medio non pagano tasse sul reddito personale. Diamo loro 31mila euro per acquistare un appartamento e ne finanziamo 46mila di mutuo al tasso del 3%”.

Inoltre il ministro ha spiegato che il Governo ha “sviluppato un sistema di asili nido per assicurare alle madri la possibilità di tornare al lavoro entro sei mesi dal parto” e ha inoltre “aumentato da 5 a 7 i giorni al mese di congedo parentale anche per i padri”.  Nel 2017 l’Ungheria ha raggiunto il più alto tasso di matrimoni negli ultimi 20 anni.