Lasciti solidali. Chi non può ereditare? La successione legittima e le sue eccezioni (1) 

Quali sono i soggetti che non hanno diritto a succedere e chi invece ne è privato? Quale differenza fra gli eredi legittimari e gli eredi legittimi?

Quando una persona muore, i suoi beni non vanno perduti, ma passano ai suoi eredi secondo le regole della successione.
Esistono due tipi di successione: quella legittima, che segue l’ordine dei parenti stabilito dalla legge, e quella testamentaria, che rispetta la volontà del defunto. Ma chi sono i soggetti che hanno diritto a succedere e chi invece ne è privato?
Questa è la domanda che Martina ha posto ad Ai.Bi. e alla cercheremo di rispondere, analizzando le categorie di eredi legittimari e legittimi, e le cause di esclusione dalla successione, come l’indegnità e la rinuncia.

La domanda

“Buongiorno,
vorrei porvi un quesito un po’ particolare: vorrei sapere quali sono le persone fisiche o giuridiche che non possono ereditare. Mi spiego meglio, esistono delle persone o categorie di persone che lo Strato esclude a priori da una possibile successione?
Grazie,
Martina”

Gentile Martina,
la sua domanda effettivamente è un po’ anomala o, se vogliamo essere più precisi, è in controtendenza rispetto alle solite questioni che vengono poste rispetto alle successioni. Solitamente infatti, vengono poste domande su chi può ereditare o come fare per ereditare, ecc, ma in casi rarissimi viene chiesto invece chi sono coloro che non ereditano.

Una risposta in due parti

Quindi, rispondiamo volentieri a questa anomalia precisando che la risposta la divideremo in due news poiché è abbastanza lunga, quindi dovrà attendere la risposta completa con la news della settimana prossima.
Partiamo dal principio che il legislatore ha utilizzato per creare e disciplinare l’istituto successorio, cioè evitare che dei beni di proprietà del defunto vadano perduti, possano cadere in mano a soggetti estranei o sconosciuti allo stesso defunto; per questo è stata creata la successione legittima, cioè il sistema per cui sono i parenti più vicini al defunto ad avere diritti sui beni, ma nello stesso tempo è stato affiancato alla successione legittima quella testamentaria secondo la quale il testatore in vita può decidere la sorte di alcuni dei suoi beni in totale libertà.
Un istituto è obbligatorio (nel senso che la legge impone le quota di legittima), l’altro, quello testamentario è invece facoltativo.
Non ci dilunghiamo oltre su questi elementi poiché li abbiamo trattati più volte, ma era utile ricordarli per comprendere la ratio della successione e anche per giustificare la risposta alla sua domanda.
In una situazione simile infatti, già si comprende che in assenza di testamento alcuni soggetti sono assolutamente esclusi dalla successione, non possono ereditare.
Consideriamo la sola successione legittima, cioè senza alcun testamento.

Gli eredi legittimari

La legge prevede due categorie di soggetti: gli eredi legittimari (art 536 c.c.) coloro a cui la legge riserva una quota di eredità o un altro diritto nella successione; sono il coniuge, i figli e gli ascendenti. I diritti successori che la legge riserva ai legittimari non possono essere pregiudicati dalle disposizioni testamentarie e costituiscono un limite al principio generale della libertà di testare poiché, ai sensi dell’art. 457 c. 3 c.c., ai legittimari spetta in ogni caso la quota di legittima. In questo senso, con riferimento ai legittimari si parla di successione necessaria.
Questi soggetti sono coloro che hanno sempre diritto ad ereditare salvo il caso di indegnità che vedremo in seguito.

Gli eredi legittimi

L’altra categoria legislativamente prevista è quella degli eredi legittimi (art. 565 c.c.) il coniuge, i discendenti, gli ascendenti, i collaterali, gli altri parenti e lo Stato. Tali soggetti vengono detti legittimi in quanto designati direttamente dalla legge, in base ad un principio di gradualità per cui ciascun ordine esclude il successivo mentre, nell’ambito dello stesso ordine, il parente più prossimo esclude quello più remoto e, se vi sono più parenti di pari grado, questi concorrono all’eredità in parti uguali.

Chi non può ereditare?

La differenza tra le due categorie riguarda anche l’impossibilità di ereditare poiché mentre gli eredi legittimi succedono al de cuius in assenza di testamento, o nel caso in cui il testamento non abbia disposto interamente del patrimonio del testatore, i legittimari gli succedono anche nonostante il testamento e contro la volontà del testatore, ovvero nell’ipotesi in cui con disposizioni mortis causa o con precedenti donazioni il defunto abbia disposto del proprio patrimonio oltre la quota disponibile. I legittimari, quindi, a differenza dei chiamati per successione legittima, sono sempre eredi.
Una prima risposta alla sua domanda è la seguente: in presenza di testamento gli eredi legittimi possono non avere diritto di succedere.
Nella prossima news daremo ulteriore risposta alla sua domanda parlando dell’indegnità a succedere che può colpire anche i legittimari e quindi derogare al loro diritto successorio legislativamente riconosciuto. (1/2 segue)

Leggi la seconda parte.

Domande e informazioni sui lasciti solidali

Per ulteriori informazioni sui lasciti è possibile consultare la pagina dedicata del sito di Ai.Bi., scrivere alla mail lasciti@aibi.ito chiamare il numero 02.98822332.