Lasciti solidali. Come dividere un bene immobile ereditato nel caso di disaccordo tra gli eredi per la vendita

Gentile Ai.Bi.,
alla morte di nostro padre sono sorti dei conflitti tra me e i miei fratelli relativamente alla sua casa, tra chi desidera venderla per ricavarne un profitto da suddividere e chi donarla ad un’ associazione al fine di poter contribuire a realizzare un opera a ricordo del papà, che ha speso molta parte della sua vita a favore degli altri. C’è un modo per risolvere la situazione senza scontentare nessuno?
Grazie.
Alessandro

Buongiorno Alessandro,
purtroppo non è così raro che alla morte di un familiare sorgano conflitti in merito alla divisione dei beni, specie quando ci siano di mezzo dei beni immobili ai cui, magari, i diversi eredi attribuiscono un diverso valore affettivo.

Nel caso in cui un patrimonio venga lasciato in eredità (per successione legittima o per testamento) a più soggetti e comprenda anche beni immobili sulla cui destinazione i vari comproprietari-eredi non si trovino d’accordo su come destinarli e su che uso farne, una possibile soluzione è quella di ricorrere allo scioglimento della comunione (articolo 1111 del Codice civile), che ciascun erede ha diritto di chiedere al tribunale. Questo procedimento sarà necessario, ad esempio, se alcuni eredi vogliono vendere un  immobile e altri no – perché se anche uno solo degli eredi si rifiutasse di firmare l’atto di vendita, gli altri non potrebbero comunque venderlo.

A seguito della richiesta di scioglimento della comunione ereditaria, il Giudice procederà con la divisione, se fattibile, oppure con la vendita dei beni stessi (o alcuni di essi), in modo da dividere il patrimonio in comproprietà e dare a ciascuno la propria parte.

Questo tipo di situazioni, non del tutto eccezionali nel caso di più comproprietari, danno l’idea di come sia preferibile, per chi desideri lasciare una parte della propria eredità  ad Associazioni come Ai.Bi., evitare che beni patrimoniali difficilmente divisibili o gestibili vengano lasciati a più soggetti. Infatti in quei casi potrebbe passare troppo tempo dal lascito alla effettiva possibilità di poterlo utilizzare per gli scopi e i progetti previsti dall’associazione. Oltretutto, in casi di gestione complessa del patrimonio tra più eredi ci sono anche rischi di spese impreviste e durature nel tempo. Per raggiungere lo scopo di realizzare un lascito solidale efficace è preferibile individuare una quota del patrimonio o dei beni facilmente gestibili e capire bene se, in base alla propria situazione familiare, il progetto del testamento ipotizzato sia fattibile. Il consiglio migliore è comunque sempre quello di rivolgersi ad un notaio.

Può trovare maggiori informazioni anche alla pagina lasciti testamentari di Ai.Bi.