L’emergenza covid mette in ginocchio il 78% del terzo settore toscano. Ma le associazioni non mollano

 Gianluca Mengozzi, Forum Regionale Terzo Settore:  “Le istituzioni si prendano cura dell’insostituibile risorsa costituita dal terzo settore toscano”.

Il terzo settore in Toscana sta vivendo una crisi senza precedenti.

Da un’indagine commissionata dal Cesvot emerge che a causa dell’emergenza da coronavirus il 78% delle associazioni toscane ha ridotto, annullato o sospeso l’attività. La maglia nera spetta alla provincia di Siena dove si stima che quasi il 28% degli enti attivi nel terzo settore abbia cessato definitivamente il proprio lavoro.

Una perdita enorme per la società civile, in un momento storico come quello che stiamo vivendo oggi, dove a causa dell’emergenza è aumentata la richiesta sanitaria, vi è necessità di maggiori servizi e di più sociale. Tutte attività che non è possibile erogare in maniera efficiente senza il fondamentale contributo del terzo settore.

La maggiore problematica che gli enti si trovano ad affrontare in questo periodo è la carenza di fondi. Il 32% ha esaurito la quasi totalità delle sue risorse economiche.

Il volontariato. Una grande risorsa per il terzo settore

Fortunatamente il terzo settore può contare su una grande risorsa, quella del capitale umano, anche se con le attuali restrizioni il 14% delle associazioni lamenta la difficoltà a mettere in campo i volontari rispettando i protocolli di sicurezza.

Una cosa è certa, le associazioni del terzo settore toscano, nonostante la crisi, non hanno nessuna intenzione di “tirare i remi in barca” e sono pronte ad integrare i propri servizi con quelli pubblici:

Federico Gelli, presidente di Cesvot, in un’intervista sul web magazine Siena news dichiara: “Sono convinto che ci sia spazio per riconsiderare molti aspetti della vita collettiva, dalla riorganizzazione dei servizi sociosanitari e di assistenza, all’utilizzo delle nuove tecnologie. L’esperienza della pandemia reclama più sanità, più servizi, più assistenza, più sociale. La politica non potrà rispondere a questa esigenza senza un’alleanza con gli enti del terzo settore”.

Meno ottimista Gianluca Mengozzi portavoce del Forum Regionale Terzo Settore, che sempre a Siena News sottolinea: “Il danno che il virus sta producendo alle attività del terzo settore toscano è molto grave e non si è esaurito con la fine del lockdown. Molte attività sono tutt’ora sospese, altre si svolgono ma con le gravi difficoltà indotte dal necessario rispetto delle misure di contenimentoIntere stagioni di attività culturali, di intrattenimento, di educazione, musicali e sportive sono state annullate, con un grave danno economico per le migliaia di organizzazioni che sostengono la propria azione sociale con l’autofinanziamento. È importante che le  istituzioni si prendano cura dell’insostituibile risorsa costituita dal Terzo settore toscano”.