Mamma e papà, qual è la mia storia, da dove vengo? L’uso di internet nell’adozione

Le domande Perché mi hanno abbandonato? Da dove vengo? Quali sono le mie origini?” sono cruciali e fisiologiche nell’esperienza adottiva per tutto il sistema familiare in quanto si intrecciano strettamente con la costruzione dell’identità dell’adottato. Quando parliamo di adozione non possiamo dimenticare che in essa è inclusa una perdita.

Lo studio condotto dalla dott.ssa Bianchini “Mamma e Papà, qual è la mia storia?” nasce dall’idea di esplorare l’impatto emotivo della ricerca delle origini nelle famiglie adottive e valutare quanto l’utilizzo di internet rappresenti un sostegno o una minaccia all’equilibrio relazionale di tali famiglie.

Grazie al sostegno teorico e all’esperienza formativa maturata presso l’ente autorizzato per le adozioni internazionali Ai.Bi.” commenta la psicoterapeuta –ho voluto mostrare come la ricerca delle origini è un processo fisiologico che coinvolge tutta la famiglia adottiva la quale è chiamata al compito evolutivo di integrare le storie in una narrazione unitaria e che l’utilizzo di internet diventa una risorsa per la concretizzazione di questo compito

E ancora “Nell’adozione  la costruzione della propria storia capace di connettere elementi ed informazioni appartenenti al periodo pre-adottivo con quello post adottivo, è un compito necessario per la formazione dell’identità della persona adottata. Durante i colloqui di post adozione con le famiglie adottive presso l’Ente Autorizzato per le adozioni internazionali Amici dei Bambini-Ai.Bi., sono state effettuate interviste non strutturate in cui sono emersi elementi circa la ricerca delle origini da parte degli adottivi attraverso l’utilizzo di internet e l’impatto di questo nelle relazioni familiari dell’oggi.”

La psicologa e psicoterapeuta ha esaminato tre casi di famiglie adottive residenti in Emilia Romagna con figli di età compresa tra i 4 e gli 11 anni, arrivando alla conclusione che “In tutte le famiglie incontrate, la ricerca delle origini viene percepita come un momento critico da gestire da parte della famiglia adottiva in quanto essa è vissuta come detonatore di instabilità e di crisi dell’equilibrio del figlio adottivo e delle relazioni familiari. La ricerca delle origini “fai da te” attraverso l’utilizzo di internet, diventa quindi un potente strumento di facile accessibilità e di rapido utilizzo. Tuttavia, internet rappresenta un facilitatore delle relazioni familiari nel momento in cui la ricerca delle origini e la riconnessione delle storie diventano occasione per coinvolgere tutti i membri della famiglia adottiva.”

Il cambiamento” – continua la dott.ssa Bianchini –  “da una posizione “passiva” del figlio adottivo nella ricostruzione della propria storia, ad una posizione “attiva”. In tale ottica non solo il figlio ricerca le proprie origini al fine di ri-costruire la sua storia, ma anche i genitori, insieme al figlio, sono co-costruttori di una narrazione familiare in cui la storia pre-adottiva viene integrata. In tal senso l’uso d’internet nella ricerca delle origini può rappresentare una risorsa per includere elementi e relazioni del periodo pre-adottivo nel presente, implicando, necessariamente, un nuovo riposizionamento delle relazioni familiari dell’oggi.

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