Marocco. Così formiamo gli “intermediari sociali”, i “fratelli maggiori” di chi è stato abbandonato e mai adottato

Ai.Bi. e il Ministero marocchino della Famiglia: una partnership per aiutare i giovani care leaver. #Continuiamodaibambini

Un intermediario sociale per i “care leaver”, cioè per i ragazzi che, raggiunti i limiti di età, stanno per uscire dai programmi di protezione istituzionale e si trovano ad affrontare la vita adulta. Prosegue in Marocco il progetto di Ai.Bi. – Amici dei Bambini finanziato dal Ministero dello Sviluppo e della Famiglia del regno nordafricano per formare queste peculiari figure in 25 centri specializzati. L’intermediario sociale è un professionista debitamente formato, laureato in scienze sociali, psicologiche o scienze dell’educazione e con un biennio, almeno, di esperienza, che accompagna il giovane care leaver (dai 16 ai 18 anni) nel momento del passaggio alla vita adulta e all’autonomia.

L’intermediario è quindi un “educatore”, un consulente dei ragazzi che necessitano completare un percorso di sviluppo, che sostiene il giovane assistito durante il suo piano di inclusione sociale, attraverso degli strumenti e metodologie valide, con una finalità di condivisione del progetto, degli obiettivi misurabili che valorizzino le risorse presenti sul territorio.

Marocco e care leaver: una sessione di formazione per i futuri intermediari sociali

Il 5 novembre 2020 è stata realizzata la seconda sessione di formazione per i futuri intermediari sociali nei centri del progetto messo in opera da Ai.Bi. La formazione è stata animata da un esperto italiano nel campo dello sviluppo e sostegno dei giovani care leaver. Durante la sessione, il formatore ha illustrato ai 65 partecipanti (50 operatori sociali e 25 direttori di centri di protezione) l’avvio del processo di autonomizzazione attraverso la compilazione della scheda di registrazione dove l’intermediario deve registrare tutti i dati e le informazioni necessarie ad elaborare un profilo personalizzato del giovane, cosi da orientarlo nelle scelte formative e professionali future.

Dopo la prima sessione teorica, il formatore ha diviso i partecipanti in gruppi di lavoro e ha chiesto loro di lavorare su un caso di studio. Questa attività ha permesso ai partecipanti e all’equipe aibi di comprendere come gli strumenti elaborati nel contesto italiano ed internazionale possono essere adattati al contesto marocchino.

Anche tu puoi sostenere queste e altre importanti attività di cooperazione internazionale di Ai.Bi. – Amici dei Bambini in Marocco. Scopri come: https://www.aibi.it/ita/continuiamo-dai-bambini/