Marocco. Due storie e un unico fattore comune: l’abbandono

Le vite di Halim e Adnane sono accomunate dalla disgrazia di crescere senza l’amore di una famiglia ma, grazie al prezioso supporto dei sostenitori, entrambi possono prendersi la loro rivincita e proiettarsi in una vita serena

Il Marocco è uno stato del Nord Africa con una crescita economica costante. Nonostante i progressi raggiunti, il livello di povertà resta molto alto, con il 50% della popolazione che vive con meno di 100 euro al mese. Non esistono dati governativi ufficiali sull’abbandono dei minori ma si stimano oltre 70.000 bambini e adolescenti in stato di abbandono ospiti in 816 istituti di protezione dell’infanzia. In tutto il Paese vengono abbandonati 24 bambini ogni giorno e 8000 ogni anno.

Questa è la realtà in cui vivono Halim e Adnane, ragazzi marocchini di rispettivamente 26 e 15 anni, entrambi abbandonati alla nascita e affidati alle cure di un istituto. Due storie diverse accomunate dalla disgrazia di crescere senza l’amore di una famiglia.

Halim ha un carattere molto socievole, con grandi qualità umane. Queste qualità gli hanno permesso di intraprendere con successo una carriera professionale nel settore alberghiero e turistico. Dopo il diploma di Tecnico specializzato dell’Istituto Superiore di Alberghi e Turismo, e successivamente la laurea, ha trovato lavoro in una struttura alberghiera molto rinomata nel settore. Raggiunta una certa autonomia economica e sociale, all’età di 22 anni ha potuto lasciare il Centro che lo aveva accolto sin dalla nascita.

All’età di 4 anni Adnane è caduto e ha battuto la testa, incidente che gli ha causato una brutta cicatrice sulla fronte e un’epilessia che richiede delle cure ancora oggi. Adnane non ha potuto contare sulle attenzioni e l’amore di una famiglia che potesse consolarlo e spronarlo ad andare aventi; è rimasto purtroppo un ragazzino vulnerabile e all’interno dell’istituto è vittima di scherno, e talvolta di violenza, da parte dei suoi compagni.

Ma Adnane, seppur esile, non si piega facilmente, è forte dentro, supera i suoi dispiaceri e ne esce ogni volta più forte. Adnane ha la fortuna di avere una famiglia affidataria dove, di tanto in tanto, ha la possibilità di andare per qualche giorno e ricaricarsi grazie alle cure e alle attenzioni che gli garantiscono, come se fosse un figlio.

Ai.Bi. è presente in Marocco dal 1992 con progetti di cooperazione allo sviluppo e da 2006 con interventi di Adozione e Sostegno a Distanza per migliorare le condizioni di vita dei minori e adolescenti in stato di abbandono. A Rabat, presso la Maison d’enfants Akkari, che accoglie 250 minori tra i 5 e i 18 anni, grazie al Sostegno a Distanza, Ai.Bi. garantisce sostegno materiale, educativo e psicosociale a tutti i minori accolti. Per i careleavers, adolescenti e ragazzi prossimi ai 18 anni, è attivo un intervento specifico, CON TE SARÒ un GRANDE, di accompagnamento alla vita adulta, grazie ad un uno sportello di orientamento e all’impegno di un intermediario sociale che li sostiene nella ricerca del lavoro e di un alloggio.

Diventa anche tu un sostenitore del centro di accoglienza Maison d’enfants Akkari, potrai seguire e accompagnare ogni giorno la vita, i progressi e le difficoltà dei 250 bambini abbandonati accolti, e soprattutto la loro gioia quando incontreranno la loro nuova famiglia adottiva. Ogni mese riceverai un report che ti permetterà di essere aggiornato costantemente. Per te un caffè in meno al giorno, per i ” 250 altri tuoi figli” la speranza per una vita in famiglia.