Marocco. Ensemble pour l’enfance. Perché solo “insieme” è possibile restituire un futuro all’infanzia abbandonata

Si prospetta un autunno ricco di appuntamenti per sensibilizzare tutti gli attori statali e della società civile verso i possibili interventi a favore dei minori abbandonati e dei giovani

Iniziato solo da pochi mesi, il progetto “Ensemble pour l’enfance” (Insieme per l’infanzia), condotto da Ai.Bi. in partenariato con l’associazione Pionniers du changement du Développement et de la Culture di Oujda e la Fondazione Rita Zniber di Meknes, con il cofinanziamento dell’Unione Europea, vede le varie equipe di progetto impegnate nella preparazione delle diverse attività che saranno realizzate nel corso dei prossimi mesi.

L’impegno, insieme, per tutti i bambini abbandonati

La stagione autunnale, infatti, vede in agenda riunioni di coordinamento per l’organizzazione di una tavola rotonda che sarà realizzata a Meknes e che radunerà, nel rispetto delle misure per limitare la propagazione del Covid-19, attori statali e organizzazioni della società civile della regione di Fes e Meknes. Oggetto dell’incontro sarà la presentazione del progetto e dei suoi obiettivi nella regione, identificando, insieme, i possibili assi di intervento a beneficio dei minori abbandonati o a rischio di abbandono e anche delle madri nubili.
Ma non solo, In parallelo a questo, si stanno pianificando anche dei cicli di formazione destinati agli operatori dei centri che ospitano i minori abbandonati, affinché possano acquisire competenze sia sull’accompagnamento psicologico dei minori, sia sulla formazione dei bambini e dei giovani stessi nello sviluppo delle loro life skills e nella capacità di progettare l’avviamento di un’attività generatrice di valore.
Lo sviluppo di queste competenze nei giovani, infatti, consente loro di essere più preparati alla vita al di fuori del centro e di poter integrarsi nella società in autonomia.

Un sostegno a distanza per essere parte di questo “insieme” fonte di speranza

Tanti progetti, dunque, all’orizzonte e tanto impegno. Ma, come sempre, da soli si riesce a fare ben poco. D’altra parte lo dice anche il nome dello stesso progetto: solo “insieme” si può sperare di dare un futuro ai bambini abbandonati. “Insieme” noi operatori, per primi, ma “insieme” anche e soprattutto con ciascuno di voi. Chiunque, infatti, può essere parte attiva dei progetti che Ai.Bi. porta avanti in Marocco attivando un sostegno a distanza. Bastano 25 euro al mese, meno di un caffè al giorno, per essere parte di quell’ “insieme” che può fare la differenza. [btnsx_dual id=”162084″]