Marocco. Formare gli operatori per tutelare al meglio i bambini abbandonati

Sono stati 25 gli istituti coinvolti nella prima fase del progetto di Ai.Bi. e del Ministero della Solidarietà, dello Sviluppo Sociale, dell’Uguaglianza e della Famiglia

Prosegue, in Marocco, la realizzazione del progetto portato avanti da Ai.Bi. in collaborazione con il Ministero della Solidarietà, dello Sviluppo Sociale, dell’Uguaglianza e della Famiglia.

Dopo la conclusione della prima fase, che ha visto la formazione degli operatori di 25 istituti di protezione sociale dislocati su tutto il territorio nazionale, nonché la preparazione di un toolkit da mettere a disposizione dei centri per una migliore presa in carico dei bambini, ha preso ora il via la seconda fase di implementazione dell’iniziativa.

A seguito di una prima fase di analisi per l’individuazione degli istituti con maggior bisogno di “accompagnamento ravvicinato” per l’applicazione del protocollo e del toolkit per una buona presa in carico dei minori, in particolar modo dei giovani adulti (Care leavers), a fine luglio ha avuto luogo online la prima sessione di follow-up e monitoraggio.

Sono stati nove gli istituti individuati e coinvolti per il monitoraggio.

 Durante l’incontro sono stati presentati i risultati dell’analisi eseguita e i nove istituti beneficiari hanno avuto l’opportunità di spiegare le difficoltà riscontrate nella compilazione dei moduli di registrazione e di autovalutazione, due degli strumenti condivisi durante la prima fase di progetto.

Quella effettuata non sarà l’unica sessione realizzata all’interno del progetto. È prevista infatti l’organizzazione di altri incontri on line, a cadenza mensile affiancati da altri di monitoraggio sul campo.