Marocco. Un minore abbandonato di un orfanotrofio può voler bene a qualcuno?

Per sensibilizzare alla salute affettiva e relazionale i bambini e i ragazzi abbandonati, ospiti della Fondazione Rita Zniber, Ai.Bi., nell’ambito del progetto “Insieme per l’Infanzia”, ha organizzato un programma modulare di sessioni dedicate

Nell’ambito del progetto Insieme per l’Infanzia condotto dai Ai.Bi. Marocco con la Fondazione Rita Zniber e Pionniers du Changement pour le Dévéloppement et la Culture, cofinanziato dall’Unione Europea, sono iniziate delle sessioni di sensibilizzazione destinate ai bambini e ragazzi dei vari istituti beneficiari del progetto.

I primi incontri

Durante il primo incontro, i bambini hanno imparato attraverso il gioco, nozioni importanti relative ai Diritti Umani e ai Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza.
I beneficiari della Fondazione Rita Zniber di età compresa fra i 10 e i 18 anni, divisi in gruppi per fascia d’età, hanno assistito alla prima parte di un altro argomento molto importante: la salute affettiva e relazionale. Si tratta di un modulo che cerca di introdurre il tema ancora tabu dell’educazione sessuale.
Per farlo, i partner di progetto hanno elaborato un modulo che, attraverso supporti di animazione adattati all’età, hanno spiegato che l’essere umano è in realtà il risultato di 5 elementi: corpo, emozioni, relazioni, intelligenza e coscienza.
Elementi che variano da individuo a individuo, che fanno di noi degli esseri unici, come le stelle nell’universo: da lontano sembrano tutte uguali, ma in realtà sono una diversa dall’altra e tutte contribuiscono a rendere il cielo bello e lucente.
Quando si proviene da situazioni familiari precarie o quando, come nel caso dei beneficiari della Fondazione Rita Zniber, non si ha una famiglia, è ancora più difficile riconoscere e gestire tutti gli elementi che mutano continuamente con il passare del tempo.

Uno sfogo emotivo per i minori

Chi attraverso la timidezza, chi attraverso le risate e anche chi attraverso l’arroganza o l’aggressività, i bambini manifestano la loro sofferenza durante queste sessioni, perché oltre a un momento di apprendimento, per loro è anche un momento di sfogo.
E proprio per questo, gli animatori degli incontri sono accompagnati e assistiti dalla psicologa che ormai da mesi fornisce il suo sostegno ai bambini e ragazzi del centro. La sua presenza è stata fondamentale durante questi incontri, potendo intervenire in situazioni e reazioni delicate che hanno toccato la vulnerabilità dei beneficiari.

Scoprire le proprie emozioni

Sono state inoltre organizzate attività per portare i bambini alla scoperta e alla consapevolezza delle proprie emozioni e del proprio corpo.

Il sostegno ai progetti di Ai.Bi. con l’Adozione a Distanza per i bambini degli orfanotrofi in Marocco

Questi progetti destinati ai minori del Marocco grazie alle attività garantite dagli orfanotrofi sono possibili anche grazie all’impegno di tutti coloro che, da lontano, decidono di dare il proprio contributo per garantire ai minori la possibilità di un presente migliore, che dia speranza anche per il futuro.
Scegliere di aderire al progetto di Ai.Bi. “Adotta a distanza i bambini di un orfanotrofio in Marocco” significa tutto ciò, e può essere fatto da chiunque, a partire da 0,83 centesimi al giorno.