Marocco. Mounir, Mahmoud, Mohamed… i nostri adolescenti come i nostri figli, solo che…

Chi sono i ragazzi che stiamo accompagnando con il progetto “Adotta a Distanza i bambini di un orfanotrofio”? Ragazzi come i nostri figli, ciascuno con il proprio sogno di futuro, ma senza aver al fianco una mamma e un papà

Tante storie. Tutte simili tra loro. Storie di abbandono, di solitudine o di difficoltà familiari. Le puoi trovare in ogni orfanotrofio del mondo. Le puoi ascoltare appena varchi la soglia dell’orfanotrofio APA, di Salè, partner di Ai.Bi. in Marocco.

Tra i minori ospiti di questa struttura non ci sono solo bambini, ci sono anche moltissimi adolescenti, con un carico emotivo forte, quello che accompagna tutti i ragazzi della loro età, ma loro sono soli a portarne il peso.

All’interno dell’orfanotrofio APA ci sono Mounir, 15 anni, Mahmoud e Mohamed che di anni ne hanno 13.

Tre adolescenti con caratteri e sfumature diverse. Ognuno con sogni e aspirazioni chiuse nel cassetto. Tre percorsi di vita differenti eppure, così simili tra loro e così simili a quelli di tanti altri bambini cresciuti in famiglie amorevoli ma a causa dell’assenza di risorse economiche, impossibilitate a soddisfare tutte le esigenze di cui un figlio ha bisogno.

Storie che ad alcuni potrebbero sembrare “comuni” quindi, ma non per questo devono essere “catalogate” come meno degne della nostra attenzione e meno bisognose del nostro sostegno.

Mounir

I genitori di Mounir, 15 anni, sono divorziati. Il giovane vive in una sola stanza assieme alla mamma e ai suoi fratelli. Qui mangiano e vanno a dormire. La stanza si trova in una casa, condivisa con altri inquilini, dove litigi e urla sono all’ordine del giorno. La mamma di Mounir lavora a chiamata in un bar ed è l’unica a mantenere la famiglia, ma senza uno stipendio fisso è davvero difficile. Per questo, per il bene di suo figlio, ha chiesto aiuto all’APA e dal 2017 l’orfanotrofio accoglie il suo bambino.

Mahmoud e Mohamed

Mahmoud, di anni ne ha 13. È sua mamma che mantiene la famiglia e per farlo lavora come donna delle pulizie. Le entrate sono davvero poche e mai sufficienti, così da più di 4 anni, Mahmoud è ospite dell’APA. Il giovane soffre molto di questo distacco, fatica a fare amicizia ma in compenso a scuola ottiene sempre buoni voti.

Anche la mamma di Mohamed lavora come donna delle pulizie e anche lei è l’unica a sostenere la sua famiglia. I soldi non sono mai sufficienti per esaudire tutti i bisogni di un minore in crescita, così, anche questa sua mamma ha chiesto all’APA di accogliere il proprio bambino, per regalargli una vita più dignitosa.

Sostieni anche tu il progetto: “Adotta a Distanza i bambini di un orfanotrofio in Marocco”

Mounir, Mahmoud e Mohamed all’interno dell’orfanotrofio APA, grazie al progetto “Adotta a Distanza i bambini di un orfanotrofio” in Marocco, hanno la possibilità di studiare, di essere curati, di poter mangiare pasti sani e regolari. È per questo che le loro mamme hanno chiesto aiuto. Ciò che possiamo fare noi è tendere loro la nostra mano.

Come?

Sostenendo il progetto: “Adotta a Distanza i bambini di un orfanotrofio in Marocco”  con 25 euro al mese, meno di un caffè al giorno, potrai contribuire a prenderti cura di Mounir, Mahmoud e Mohamed e dei loro compagni, restituendo loro un pezzettino della gioia dell’infanzia.

Per conoscere meglio l’orfanotrofio APA, visita la pagina dedicata QUI

Tutte le donazioni ad Ai.Bi., compresa l’Adozione a Distanza, godono delle seguenti agevolazioni fiscali