Marocco. Come si vive il Ramadan negli orfanotrofi di Rabat?

Impastare, condire, cuocere e condividere: i ragazzi del centro Akkari imparano a preparare pizze per rendere speciale l’iftar, il pasto serale con cui si interrompe il digiuno quotidiano. Un’esperienza educativa e divertente resa possibile dal progetto “Sostieni a distanza i bambini di un orfanotrofio”, un’iniziativa che unisce gastronomia e valori sociali

In occasione del sacro mese di Ramadan, nel cuore del quartiere di Akkari, si è svolto un laboratorio di cucina speciale, che ha coinvolto un gruppo di ragazzi desiderosi di apprendere l’arte della preparazione della pizza. Un’esperienza formativa e conviviale, pensata per arricchire le loro conoscenze culinarie e, al tempo stesso, rendere più speciale il momento dell’iftar, ovvero il pasto serale con cui si interrompe il digiuno quotidiano durante il mese di Ramadan.

Il laboratorio

Guidati da chef esperti e animatori appassionati, i giovani partecipanti hanno affrontato con entusiasmo le diverse fasi della preparazione. Dall’impasto alla cottura in forno, ogni passaggio è stato un’occasione per mettere alla prova le proprie abilità manuali e imparare i segreti di una buona pizza fatta in casa. Le mani impolverate di farina, i sorrisi di soddisfazione e l’impegno nel creare la propria base di pizza hanno reso l’atmosfera vivace e coinvolgente.

Un momento di educazione alimentare

Il laboratorio è stato anche un momento di educazione alimentare: i ragazzi hanno imparato a scegliere ingredienti freschi e salutari per il condimento, tra cui salsa di pomodoro fatta in casa, formaggio filante, olive e verdure di stagione. La possibilità di personalizzare la propria pizza ha reso l’attività ancora più entusiasmante, permettendo a ciascuno di esprimere la propria creatività culinaria.
Oltre all’aspetto gastronomico, l’iniziativa ha promosso valori essenziali come la collaborazione, la pazienza e la condivisione. Durante l’attesa della cottura, i ragazzi hanno avuto modo di scambiarsi consigli, raccontarsi esperienze e apprendere piccoli trucchi dagli chef che li hanno accompagnati in questa avventura.
L’apice dell’evento è stato il momento della degustazione: finalmente, i giovani cuochi hanno potuto assaporare il frutto del loro lavoro durante l’iftar. La soddisfazione e l’orgoglio erano evidenti nei loro occhi, consapevoli di aver preparato con le proprie mani un pasto speciale. La gioia del condividere un piatto fatto con passione ha reso l’esperienza ancora più significativa.
Gli organizzatori del laboratorio si sono detti entusiasti della partecipazione attiva e dell’interesse dimostrato dai bambini. Il loro obiettivo è quello di riproporre eventi simili, offrendo ai giovani altre opportunità per scoprire e affinare le loro capacità culinarie.

Autonomia e senso di comunità

Oltre a trasmettere competenze pratiche in cucina, l’iniziativa ha incoraggiato l’autonomia, la creatività e il senso di comunità. Un’esperienza che, senza dubbio, lascerà un segno nei loro cuori e, magari, farà nascere in loro la passione per il mondo della gastronomia!

Un’Adozione a Distanza per i bambini degli orfanotrofi in Marocco

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