Marocco. Come affrontare le conseguenze dell’abbandono? Come reinserire i Care Leaver? La formazione di Ai.Bi. nella regione di Fès-Meknes

Nell’ambito del progetto “Insieme per l’infanzia” è continuata la formazione degli operatori degli orfanotrofi, sui temi della protezione dell’infanzia abbandonata o a rischio di abbandono e le madri nubili

Nell’ambito del progetto “Insieme per l’infanzia”, la stagione autunnale si è aperta, nella città di Meknes, con un programma tutto all’insegna della protezione dei bambini abbandonati o a rischio d’abbandono e delle madri nubili. L’iniziativa arriva dopo che, nel mese di luglio, una tavola rotonda di coordinamento degli attori statali e non statali per la regione Orientale si era svola a Oujda.

La tavola rotonda per gli operatori della regione Fès-Meknes

Ora, come detto, è stata la volta della regione di Fès -Meknes, dove la giornata si è svolta con un duplice obiettivo: presentare agli attori gli obiettivi del progetto e creare uno spazio di discussione e condivisione di esperienze e buone pratiche per delineare delle azioni di supporto nella prevenzione delle tre maggiori sfide che riguardano il problema dell’abbandono dei minori.
I partecipanti alla tavola rotonda (20 persone, fra cui membri di associazioni che gestiscono istituti che accolgono minori abbandonati, assistenti sociali degli ospedali di Meknes, ma anche membri del Tribunale della Famiglia, il Tribunale di Prima Istanza e l’Iniziativo Nazionale dei Diritti Umani) si sono divisi in tre gruppi per lavorare ognuno su una sfida diversa: le conseguenze dell’abbandono e la qualità della presa in carico dei minori abbandonati o a rischio di abbandono in Marocco; il reinserimento socio-professionale dei Care Leaver (i ragazzi che hanno raggiunto i 18 anni e che si preparano a lasciare il sistema di protezione dell’infanzia); il coordinamento dei vari attori che intervengono nella protezione dell’infanzia abbandonata o a rischio di abbandono e le madri nubili.

I risultati di questa tavola rotonda, che si unisce a quella realizzata nella regione dell’Orientale, permetteranno ai partner di progetto di riflettere sull’implementazione delle attività previste da progetto, di identificare bisogni prioritari cui provvedere per migliorare la protezione dei minori abbandonati e la prevenzione dell’abbandono.
Il quadro che ne uscirà sarà condiviso e discusso in occasione di una tavola rotonda nazionale che verrà realizzata a conclusione del progetto stesso.

Le altre attività di formazione previste

Oltre alla tavola rotonda, la settimana è proseguita con una formazione sulle tecniche di ascolto e l’accompagnamento psicosociale dei minori abbandonati o a rischio di abbandono e delle madri nubili.
La formazione è stata animata dalla psicologa Moussaoui e si è svolta presso la Fondazione Rita Zniber, che ha messo a disposizione una sala per tutta la durata dell’evento.
La psicologa ha illustrato la letteratura e gli approcci tecnici dell’ascolto e dell’accompagnamento psicologico dei bambini e dei giovani istituzionalizzati negli orfanotrofi e delle donne vulnerabili. Alla parte teorica sono stati associati casi studio e giochi di ruolo per dare la possibilità ai partecipanti di mettere in pratica i contenuti spiegati. Infine, è stato fatto un breve focus sui minori in situazione di handicap.
Queste e tante altre attività che si svolgono periodicamente, rientrano nel programma di rafforzamento delle capacità delle Organizzazioni della Società Civile e degli operatori delle cellule antiviolenza degli ospedali previste da progetto “Insieme per l’infanzia”, condotto da Ai.Bi. Marocco in partenariato con la Fondazione Rita Zniber di Meknes e l’associazione Pionniers du Changement du Développement et la culture di Oujda, cofinanziato dall’UE.

Chiunque può dare il proprio contributo a questo come agli altri progetti che Ai.Bi. porta avanti nel mondo, con una donazione libera.