Marocco. Said, 17 anni, “care leaver”: “La musica è la mia unica speranza”

Con il Sostegno a Distanza Ai.Bi. aiuta ragazzi come lui a intraprendere un percorso. E a salvarsi dalla strada e dai “viaggi della disperazione”

Salve,

Mi chiamo Said, sono un ragazzo di 17 anni beneficiario dell’istituto Dar al Atfal al Wafae. Sono stato abbandonato da mia padre quando era piccolo e sin d’allora vivo all’interno dell’istituto. È grazie a quest’ultimo che, nel corso degli anni, sono riuscito a coltivare la mia passione più grande, la musica.

Ho sempre amato gli strumenti musicali. Così, il personale del centro, ed in particolare il responsabile delle attività ludiche, mi hanno spinto ad iscrivermi a diversi corsi per imparare a suonare. Il mio più grande sogno è, infatti, diventare parte di un gruppo e poter girare il mondo facendo ciò che più amo. Inoltre, sto cercando di specializzarmi nella musica marocchina classica, sono in effetti molto fiero della mia cultura.

Per me la musica rappresenta ciò che per altri ragazzi è lo studio, ossia una via d’uscita, una scappatoia che spero mi permetterà di diventare finalmente indipendente e avere la vita che desidero.

Già. Per Said la musica rappresenta una possibilità. Una chance. A 17 anni, alla soglia della maggiore età, è infatti un “care leaver”. Uno, cioè, di quei ragazzi che si apprestano a lasciare l’istituto e ad affrontare la vita reale.

Per prepararsi a questa che, per un ragazzo che non ha il supporto di una famiglia, è una vera e propria sfida, ha bisogno di Ai.Bi. – Amici dei Bambini, che, grazie al generoso supporto dei suoi sostenitori a distanza, lo accompagna in questo percorso. Un percorso che, si spera, potrà portarlo lontano dai rischi della strada. O, ancor peggio, dei viaggi della disperazione in mare.

Anche tu puoi contribuire ad aiutare giovani come Said. Con la tua generosità puoi fare molto.