Marocco. Il teatro come espressione di sogni e sofferenze per i bambini abbandonati

Grazie al progetto di Ai.Bi. “Insieme per l’Infanzia”, sostenuto dall’Adozione a Distanza, è stato possibile organizzare una serie di laboratori teatrali all’interno degli orfanotrofi in Marocco. Un’attività che ha aiutato i minori a esprimere liberamente le sofferenze causate dall’abbandono

Per 9 mesi, tre professionisti delle arti teatrali si sono recati presso la Fondazione Rita Zniber di Meknes, la Maison de bienfaisance des garçons e l’associazione Al Amal di Oujda, organizzando laboratori di teatro per i bambini e ragazzi di età compresa fra i 6 e i 18 anni, per un totale di 54 laboratori.

Le attività teatrali negli orfanotrofi in Marocco 

I laboratori hanno cominciato in ogni centro con delle sessioni di conoscenza fra ragazzi e animatori per stringere un legame di fiducia reciproca.
In seguito sono state realizzate delle sessioni di iniziazione alla disciplina teatrale e all’espressione corporale.
Tantissimi sono stati gli esercizi sui quali i bambini e i ragazzi si sono cimentati in questi mesi, come il lavoro individuale di interpretazione sulla costruzione di personaggi, esercizi di improvvisazione teatrale, altri sulla scrittura teatrale, o ancora su performance di danza ed esercizi di immaginazione di storie.

I temi affrontati attraverso il teatro

Gli animatori, ognuno esperto in una forma teatrale diversa, hanno lavorato su temi molto importanti nella crescita e lo sviluppo dei bambini istituzionalizzati in centri di protezione sociale: l’autostima, la sensibilizzazione sui diritti dell’infanzia e i diritti umani, cosi come sulla cittadinanza e l’inclusione sociale.

Il progetto Insieme per l’Infanzia

Complessivamente, 86 minori hanno preso parte a questa attività che si iscrive nell’ambito del progetto Insieme per l’Infanzia, condotto da Ai.Bi. Marocco, in partenariato con la Fondazione Rita Zniber e l’associazione Pionniers du Changement pour le Développement et la Culture, cofinanziato dall’Unione europea.

Le dichiarazione degli animatori teatrali

Gli animatori dei laboratori testimoniano dell’impatto positivo che questo tipo di attività hanno sulla crescita dei bambini che sono riusciti a esprimere liberamente le sofferenze causate dall’abbandono grazie alle varie tecniche di lavoro usate.

“Durante tutte le sessioni abbiamo lavorato sull’improvvisazione come elemento principale perché i bambini vogliono parlare, comunicare e far venir fuori i loro dolori e le loro sofferenze interiori, e non più ascoltare dei corsi teorici sul teatro. Per questo ho cercato di preparare degli esercizi pratici per lavorare con i bambini sulla costruzione della personalità e dell’autostima” – Animatore laboratori teatrali presso la Fondazione Rita Zniber.

“Si può dire che siamo riusciti a cambiare un po’ le idee dei bambini che solitamente danno la priorità ad attività sportive, come il calcio. Adesso hanno più interesse a partecipare alle attività di teatro e ai laboratori artistici”. – Animatore laboratori teatrali presso un centro di Oujda.

“Alla fine del ciclo di laboratori teatrali si è sentito un miglioramento a livello dell’interpretazione dei bambini, cosi come nell’autostima, nel gioco e nella presa di parola in pubblico”. – Animatore laboratori teatrali presso un centro di Oujda.

Il sostegno ai progetti di Ai.Bi. con l’Adozione a Distanza per i bambini degli orfanotrofi in Marocco

Questi progetti destinati ai minori del Marocco grazie alle attività garantite dagli orfanotrofi sono possibili anche grazie all’impegno di tutti coloro che, da lontano, decidono di dare il proprio contributo per garantire ai minori la possibilità di un presente migliore, che dia speranza anche per il futuro.
Scegliere di aderire al progetto di Ai.Bi. “Adotta a distanza i bambini di un orfanotrofio in Marocco” significa tutto ciò, e può essere fatto da chiunque, a partire da 0,83 centesimi al giorno.