1 Marzo 2022: parte assegno unico per i figli e aumenta anche la busta paga

Il taglio del cuneo fiscale previsto dal governo dovrebbe portare aumenti fino a 1000 euro su base annua per alcuni redditi

Marzo, in genere, è un mese piuttosto atteso: perché si inizia a intravedere l’uscita dall’inverno, sboccia la primavera, i mesi di scuola sono più quelli alle spalle che quelli davanti, così come per il tempo che rimane alle vacanze estive. Nel 2022 l’attesa sarà ancora più sentita, soprattutto dai lavoratori e dalle famiglie. Perché è marzo il meso da tempo individuato come quello in cui partirà il tanto atteso assegno unico per i figli a carico. Ma a marzo potrebbero debuttare anche le nuove buste paghe, le cui cifre dovrebbero cambiare alla luce del cuneo fiscale proposto dal governo.

Nuovo cuneo fiscale: riduzione e rimodulazione delle aliquote

Il piano è già noto: riduzione delle aliquote da 5 a 4, con quella più bassa che rimane invariata al 23% per i redditi al di sotto dei 15 mila euro. Le altre vengono rimodulate: per i redditi da 15 a 28 mila l’aliquota scende dal 27% al 25%; tra 28 a 50 mila scende al 35% anziché 38%; al di sopra dei 50 mila sarà del 43%.
Questa rimodulazione, unita a un aggiustamento delle detrazioni, porterà dei guadagni in busta paga che il quotidiano La Stampa ha così quantificato: “61 euro l’anno a chi ne guadagna 15 mila; 150 da 15 a 28.000, 417 da 28 a 50.000, 692 da 50 a 55.000, 468 da 55 a 75.000 e 247 euro oltre 75 mila euro.”
Il bonus ad 100 uro (evoluzione del cosiddetto “bonus Renzi” da 80 euro) sarà riassorbito in busta paga, con l’importo base delle detrazioni che da 1880 passa a 3100 euro, mentre la “no tax area” arriverà a 8.500 euro per i pensionati e 5.500 euro per gli autonomi.
Per le cifre esatte bisognerà aspettare ancora i conti precisi, ma Repubblica sottolinea come agli euro in più previsti grazie al cuneo fiscale, si devono prendere in considerazione anche le decontribuzioni che potranno arrivare anche a raddoppiare i benefici.

Al cuneo fiscale si sommano le decontribuzioni: risparmi che sfiorano i 1000 euro

I conti, in questo senso, ha provato a farli Altroconsumo che indica un guadagno di 100 euro per i redditi fino a 20 mila euro annui. Gli euro diventano 200 per chi ha un reddito annuo di 25 mila euro; 320 per redditi da 30 mila; 470 per i 35 mila; 620 per 40 mila e 770 per 45 mila. Il picco del risparmio lo avranno i redditi da 50 mila euro, con 920 euro in più. Da qui in su la cifra torna a scendere, anche se è bene sottolineare che si tratta solo di simulazioni, sulle quali incideranno le detrazioni da lavoro dipendente e da pensione oltre ad ulteriori situazioni famigliari.
A marzo la risposta definitiva arriverà.