Migranti, 23mila morti in 13 anni. Quanta indifferenza!

morti mareok200Il Mediterraneo come un campo di battaglia, i migranti come vittime di una guerra silenziosa, combattuta senza armi, solo con il grido di aiuto di chi disperatamente cerca una riva, cerca la salvezza.

Una delle più gravi tragedie delle migrazioni ha provocato nell’ottobre dello scorso anno 366 morti davanti alle coste di Lampedusa, la porta d’ingresso per l’Europa e la speranza di una vita migliore.

Un monitoraggio dell’Espresso calcola che solo nel 2013 un migrante su 60 sbarcati sulle coste italiane non ce l’ha fatta. Dal 2000 al 2013, ha accertato la ricerca, più di 23mila migranti che tentavano di raggiungere l’Europa hanno perso la vita.

Un campo di battaglia e un cimitero, il Mediterraneo, che difficilmente restituirà i corpi dei morti ai Paesi d’origine, al cordoglio dei propri cari.

L’indagine dell’Espresso è parte dell’inchiesta europea “The Migrants File”, in cui si mettono in luce le contraddizioni delle politiche italiane in materia di cittadinanza. Gianluca Peruzzo, responsabile di un’associazione antirazzista e interetnica, sottolinea che da un lato si celebrano funerali di Stato per le vittime e dall’altro vengono perseguiti i superstiti per immigrazione clandestina. Sembra che molta ipocrisia e molto disinteresse la facciano da padroni, in un contesto nel quale neanche Frontex, l’organismo europeo che ha il compito di monitorare i transiti dei migranti verso l’Europa, è in grado di fornire dati sulle tragedie collegate al “traffico di esseri umani”.

E’ venuto il momento che i legislatori europei volgano lo sguardo alla strage continua che si sta perpetrando nei nostri mari, si chiariscano le idee e adottino una linea e una direttiva comune nella gestione di un’emergenza epocale che non può più essere dimenticata nel fondo del mare.

 

Fonte: (Ansa)