Migranti, salvataggi da record: 13mila sbarcati in 4 giorni

sbarchiAppena ha capito che la sua vita e quella della sua bambina erano ormai salve, ha pensato subito ad affidare a Dio la sua piccola. Così, una mamma nigeriana di religione cattolica, soccorsa nel Canale di Sicilia dalla fregata “Fasan” della Marina Militare, ha chiamato il cappellano di bordo e gli ha chiesto di battezzare sua figlia. La neonata di 3 mesi è uno dei migranti più piccoli portati in salvo negli ultimi giorni di agosto mentre tentavano la traversata del Mediterraneo. Oltre a lei, sono approdati sulle coste italiane anche 2 gemellini di pochi giorni, nati prematuri all’ottavo mese, da una giovane mamma eritrea. Al momento in cui sono stati trasbordati dal barcone su cui viaggiavano all’imbarcazione che li ha tratti in salvo, uno dei 2 presentava i segni di patologie legati alla prematurità: ipotermia, ipoglicemia e difficoltà di alimentazione. Insieme al fratellino e alla sua mamma è ora ricoverato in ospedale a Palermo.

Altre mamme sole arrivate in Italia con i loro bambini piccolissimi. Oltre a loro, un numero ancora imprecisato di minori giunti sulle nostre coste completamente soli. Bambini o ragazzini che vanno a incrementare l’enorme numero di minori sbarcati in Italia nel 2016: dal 1° gennaio al 22 agosto se ne sono contati già 16.500, di cui 14.700 non accompagnati. In meno di 8 mesi, quindi, si è già superato il numero dei migranti minorenni arrivati nel corso di tutto il 2015, quando ci si fermò a quota 12.300.

Il bilancio dei piccoli sbarcati, quindi, è già sicuramente aumentato. I giorni dal 27 al 30 agosto, infatti, hanno fatto segnare un record senza precedenti in fatto di arrivi di migranti in Italia via mare: 13mila le persone tratte in salvo, 6.500 nella sola giornata di lunedì 29 e altri 3mila martedì 30. Il bel tempo e il mare calmo hanno evidentemente incoraggiato gli scafisti a mettere in acqua sempre più gommoni, vecchi pescherecci e barconi al limite della galleggiabilità, stipati all’inverosimile di disperati – tra cui, appunto, molti minori soli o mamme con figli piccoli – in fuga da guerre e miseria. E non sono mancate le vittime: 2 i morti registrati negli ultimi giorni che si vanno a sommare alle oltre 3.160 vittime delle traversate dall’inizio del 2016.

Dopo i salvataggi in mare, l’emergenza, come sempre, si sposta sulla terraferma. Secondo l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), nei primi 8 mesi dell’anno in corso i migranti giunti in Italia attraverso il Mediterraneo sono stati 105.342, 509 in più rispetto allo stesso periodo del 2015. Se trovare una sistemazione degna agli adulti è un problema quotidiano, ancora più delicata è la situazione dei minori. Anche perché il loro reale numero non è noto, visto che molti, appena possono, fanno perdere le proprie tracce, rischiando di finire nel tunnel dell’illegalità e dello sfruttamento. Quel che è certo è che l’ampliamento della rete di prima accoglienza e delle strutture Sprar a loro dedicate non è sufficiente. Per questo Amici dei Bambini rinnova ancora una volta l’appello a prendere finalmente in considerazione un’altra forma di accoglienza: quella familiare. Con la sua campagna Bambini in Alto Mare, infatti, fin dal 2013 Ai.Bi. promuove l’affido familiare dei minori stranieri non accompagnati e, in generale, l’accoglienza giusta per i migranti più fragili.

 

Fonti: Avvenire, Corriere della Sera