Milano, 27 gennaio. Accogliere un minore straniero non accompagnato in casa mia…Perché “no”?

misnaIl presidente della Repubblica Sergio Mattarella li ha definiti una realtà che interroga le coscienze e l’intera società”. E papa Francesco ha dedicato proprio a loro, “vulnerabili e senza voce”, la Giornata del migrante e del rifugiato celebrata il 15 gennaio. Sono i minori stranieri non accompagnati che sbarcano in Italia, il cui numero, nel 2016, è raddoppiato rispetto all’anno precedente, passando da  12.360 a 25.772.

Ma chi sono i minori stranieri non accompagnati? Quali sono le loro necessità, una volta giunti nel nostro Paese? A quali rischi vanno incontro, considerata la mancanza di figure adulte di riferimento? Come fare per garantire loro una giusta accoglienza e una vera integrazione? Come agisce lo Stato nei loro confronti e che cosa può fare la società civile?

A tutte queste domande si fornirà una risposta venerdì 27 gennaio nel corso di un incontro informativo sul progetto “Bambini in Alto Mare organizzato da Amici dei Bambini al centro servizi alla famiglia “Fidarsi della Vita” di Milano. L’appuntamento è per le ore 21 in viale Affori 12.

All’incontro sono invitati tutti coloro che desiderano approfondire in particolare gli aspetti relativi all’accoglienza famigliare dei minori stranieri non accompagnati. Una tematica in evoluzione che, a breve, dovrebbe essere oggetto di un importante svolta legislativa. All’esame del Parlamento c’è infatti un disegno di legge – il ddl Zampa, dal nome della sua prima firmataria, la deputata Sandra Zampa – che prevede la priorità per l’affido famigliare rispetto al collocamento in altre strutture di accoglienza per i migranti minorenni che sbarcano soli sulle nostre coste.

Da oltre 3 anni Ai.Bi. ha lanciato l’appello per la richiesta di disponibilità, da parte delle famiglie italiane, ad accogliere in affido un minore straniero non accompagnato. L’incontro informativo di venerdì 27 delineerà un profilo di questi giovanissimi migranti e delle famiglie che possono accoglierli, definendo il percorso da affrontare da parte di queste ultime.

Alcune famiglie legate ad Ai.Bi. hanno già vissuto questa speciale esperienza con esiti assolutamente positivi. Solo per citarne alcune, ricordiamo i casi della famiglia Maggiore di Lampedusa e dei Vinci di Messina. I primi hanno accolto Seydou, un ragazzo senegalese distintosi per gli ottimi risultati scolastici. I secondi hanno aperto le porte, in questi anni, a diversi adolescenti arrivati in Italia sui barconi, tra cui il senegalese Pa Keita, oggi maggiorenne e divenuto una giovane promessa del calcio.

Nel corso dell’incontro si parlerà anche dei diversi servizi di accoglienza gestiti da Ai.Bi. nell’ambito del progetto “Bambini in Alto Mare” e per i quali è fondamentale l’apporto delle famiglie volontarie. Una struttura di accoglienza per famiglie di migranti con bambini (La Tenda), una comunità con parte dei posti riservati a minori stranieri non accompagnati (La casa di Pinocchio), un appartamento per famiglie di profughi (Casa Gaia) e la futura Casa Francesco, comunità affiancata da un appartamento di semiautonomia per giovani migranti.

 

Per partecipare alla serata è necessario segnalare la propria presenza inviando una email a diego.moretti@aibi.it o contattandoci allo 02988221.