Misna: non mi fido a dare soldi. Ma sono disponibile ad accogliere un minore

Salve,

fa riflettere l’articolo sul divario tra minori stranieri non accompagnati che entrano nel nostro Paese (svariate migliaia), le famiglie disponibili ad accoglierli (1200) e i progetti di affido effettivamente avviati (7). Sicuramente, dopo opportuni controlli, l’affido in famiglia resta la soluzione migliore. Ma credo che sia tanta la sfiducia dei cittadini anche verso le Onlus. Piuttosto che dare soldi, molti di noi preferirebbero dare un aiuto concreto con l’affido, anche temporaneo, per evitare la permanenza di bimbi piccoli in strutture non organizzate.

Cordiali saluti, 

Daniela

 

riccardiGentile Daniela,

mi permetta di sottolineare che è un errore generalizzare. Come in tutti i settori, ci sono Associazioni oneste e trasparenti, e altre che lasciano molto perplessi per i modi in cui operano. Ma basta documentarsi. Ai.Bi., per esempio, da tempo impegnata a promuovere la trasparenza dell’associazionismo, pubblica il proprio bilancio sul sito.

Dall’anno 2000 Amici dei Bambini sottopone a revisione volontaria il proprio bilancio economico, perché ritiene  fondamentale sottoporre a verifiche esterne  la correttezza delle proprie azioni. A partire dell’esercizio del 2011, tale revisione è effettuata dalla società di revisione internazionale PricewaterhouseCoopers SpA.

Per il resto, che dire? Se il nostro progetto di accoglienza dei Minori stranieri non accompagnati la coinvolge, compili il form dedicato. Oppure partecipi ad uno dei nostri informativi sull’accoglienza familiare temporanea. Sul sito può trovare le date degli incontri programmati nelle nostre sedi regionali. Siamo certi che l’esperienza di accoglienza regalerà serenità al minore coinvolto, ma cambierà in positivo la sua stessa quotidianità.

Cordiali saluti,

Cristina Riccardi

Membro del Consiglio Direttivo di Ai.Bi. e responsabile politica del settore Affido