Moldova: al via il primo gruppo di supporto per i care leavers

È appena iniziato un nuovo anno che già si prospetta prodigioso e ricco di attività ed eventi. Sono proprio queste attività che fanno nascere la speranza nel cuore dei ragazzi del nuovo gruppo di care leavers, che accompagneremo quest’anno verso un percorso indipendente al di fuori dell’istituto.

I nostri ragazzi sono tutti dell’internat di Carpineni, che è uno di quei 4 istituti all’interno dei quali abbiamo aperto una ludoteca e sostenuto parallelamente, fino allo scorso 2010, alcuni bambini con il progetto “Ludofriends – la fabbrica del Sorriso”.

Il primo gruppo di supporto per i care leavers si è tenuto al Centro Servizi Sociali al Bambino e alla Famiglia. È stato anzitutto, un momento di conoscenza reciproca e di condivisione delle esperienze personali legate alla vita in istituto, che ognuno dei 12 partecipanti ha raccontato durante l’incontro. Anche se a prima vista potrebbe sembrare banale, dalla pratica abbiamo potuto notare l’importanza di questo primo incontro piuttosto ‘ricreativo’ e non troppo strutturato per i nostri nuovi beneficiari. Dall’altra parte l’equipe del Centro che dovrebbe lavorare con questi ragazzi riesce, attraverso tale attività, a conoscere il profilo psicologico e le abilità relazionali di ciascun beneficiario.

Durante l’incontro sono stati affrontati temi diversi – i ragazzi hanno parlato delle loro aspirazioni, personali e delle aspettative che riguardano gli eventuali studi da fare per conseguire un mestiere. Insieme ai care leavers, abbiamo cercato inoltre, di anticipare i temi per i futuri incontri, che già si presentono abbastanza complessi e questo non può fare altro che renderci contenti per la loro motivazione di crescere e di superare i vecchi principi con i quali sono cresciuti, ma che comunque, non sono validi per un mondo che questi giovani si vogliono conquistare. È una parola forse troppo forte, per chi la legge, ma all’ordine del giorno per chi si confronta quotidianamente con una realtà del tutto diversa e troppo ostile per un care leaver che appena inizia a camminare sui propri piedi.

A testimoniarlo sono anche i questionari di questi ragazzi che riflettono molto timore per la perdita delle poche persone di riferimento che hanno e per la non accettazione da parte della società, della quale alcuni di essi hanno sentito dai racconti di un fratello o di una sorella che sono già usciti dall’istituto.

Proprio per sciogliere questi loro timori e per rassicurarli del nostro accompagnamento costante, ci siamo dati appuntamento alla prossima settimana, per quando ci siamo proposti di definire alcuni passi concreti da fare con e per il percorso individuale di ogni ragazzo in parte.