Moldova. BAMBINIXLAPACE. Ivan, 14 anni: basta una mano tesa, per rinascere!

Gli operatori del centro di accoglienza, hanno escogitato una modalità ingegnosa per coinvolgere Ivan nelle attività della ludoteca e farlo aprire. Il giovane è così diventato una vera risorsa per i bambini più piccoli… e non solo

Ivan è arrivato da qualche mese al centro di accoglienza per i profughi di Edineț, in Moldova. È arrivato insieme a sua madre, da Mariupol (Ucraina).

Ivan è un ragazzo di 14 anni, timido a prima vista, che non amava molto relazionarsi con il prossimo. Il motivo era ovvio: essendo il minore più grande nel Centro (gli altri avevano tra i 2 e i 10 anni), non trovava degli interessi comuni da utilizzare per interagire con loro.

Per fortuna, gli operatori del centro di accoglienza, hanno escogitato una modalità ingegnosa per coinvolgere Ivan nelle attività della ludoteca e farlo aprire. Ivan è così diventato una vera risorsa per i bambini più piccoli… e non solo.

 

Tra i giochi virtuali e quelli reali vince sempre la vita  

“Dopo giorni interi – racconta Diana, la responsabile della biblioteca del Centro- trascorsi in silenzio, in compagnia dei giochi virtuali, abbiamo chiesto a Ivan di darci una mano con l’organizzazione delle attività ludiche, visto che avevamo davvero bisogno di un aiutante per gestire tutta la folla di bambini piccoli che parlavano solo ucraino, lingua che noi possiamo capire (in quanto assomiglia molto al russo), ma non conosciamo abbastanza per poterla parlare”.

“(…) Ivan – continua l’animatrice della Ludoteca, Viorica Orac- ha risposto alla nostra richiesta in un modo che neanche potevamo sognare”

Senza farsi pregare, si è messo davanti al gruppo dei piccoli e come un fratello maggiore, ha iniziato ad insegnare loro le regole dei giochi e ad organizzare le attività, che, da quel momento, i bimbi hanno seguito volentieri.

Più tardi, sempre allo scopo di sottrarlo ai giochi virtuali e farlo interagire con le persone che lo circondano, gli operatori del Centro, hanno colto l’occasione per presentare Ivan ad una volontaria di Demos, che aveva più o meno la sua età.

Oggi Ivan frequenta una compagnia di ragazzi della comunità, che si rendono utili presso vari centri di aiuto a persone in difficoltà.

Le sere i ragazzi giocano al pallone, passeggiano nel parco, dove praticano insieme vari sport e scherzano insieme.

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