Moldova: un punto della situazione per il progetto all’Internat 2

Ci scrive Tatiana dalla Moldova, per fare un punto della situazione su quanto fatto fino ad ora presso l’Internat 2 di Chisinau. Riceviamo e volentieri pubblichiamo.

Un vecchio detto Moldavo dice che ad autunno si raccolgono i frutti e si contano i pulcini.

È un detto molto attuale anche ai nostri tempi, perché soprattutto in questo periodo ci godiamo di più i frutti del nostro operato e perché no… contiamo i pulcini, ovvero i bambini che siamo riusciti a reintegrare nelle famiglie.

Lo è anche il caso dei ragazzi dell’Istituto numero 2 di Chisinau, assistiti nell’ambito del progetto Verso la Famiglia. Come nel caso di Leova, anche a Chisinau, poco a poco ci stiamo avvicinando alla fine del progetto.

C’è stato tanto da fare, ma passo a passo abbiamo portato la felicità e il benessere nelle case dei bambini e delle loro famiglie.

Pochissimi sono i casi per i quali non si è trovata ancora una soluzione, ma siamo fiduciosi che entro la fine dell’anno potremmo parlare al passato dei problemi e delle difficoltà.

L’accordo di partnership che abbiamo firmato con i nostri beneficiari ci ha resi responsabili della sorte dei bambini a noi affidati. Per questo abbiamo provato sempre di dare il meglio di noi per risolvere più dei loro problemi e per avvicinarli di più alla casa e alle persone care.

A ogni bambino troviamo la chiave d’oro per poter aiutarlo e farlo tornare nella famiglia biologica o allargata. Pertanto abbiamo cercato di capire sempre la causa dell’istituzionalizzazione che spesso consiste nelle relazioni tese tra i genitori o tra i parenti. A questo riguardo abbiamo offerto consulenze psicologiche di gruppo o individuale durante i quali i genitori hanno i imparato come fare tutto per il beneficio e il benessere dei propri figli e dove hanno avuto la possibilità di fare scambi di esperienze con gli altri genitori nella stessa situazione.

Ogni bambino che ha necessitato di un’attitudine particolare ha beneficiato anche lui di consulenze psicologiche durante le quali gli è insegnata la fiducia di se stesso e dove ha potuto dire tutto ciò che lo preoccupava.

L’alimentazione dell’organismo in crescita necessità vitamine ed è per questo che abbiamo offerto alle famiglie dei bambini delle ceste basiche che consistevano in prodotti di prima necessità: olio, zucchero, farina, riso ed altri.

Spessi sono stati i casi quando ci siamo confrontati con il problema delle malattie dei bambini.

È stata una difficoltà che ci ha toccato di più, dato che la salute di ogni bambino e della sua famiglia è stata la più importante per tutti noi. Gli esami medici regolari ci hanno permesso di evitare grandi problemi di salute.

Abbiamo offerto inoltre, l’abbigliamento ai bambini, in conformità alla stagione. È un fattore assai importante visto che senza vestiti adatti, il bambino non può frequentare la scuola o si vergogna comunicare con gli amici.

I servizi che abbiamo offerto al bambino beneficiario sono stati diversi, questo per poter avvicinare il più presto l’inserimento del bambino in famiglia.

Così, dopo 5 anni di lavoro intenso, oggi possiamo contare più di 100 bambini reintegrati nelle loro famiglie, biologiche od allargate, altrettanti ragazzi che ora sono studenti presso licei, scuole della comunità, oppure studenti presso collegi ed università.

I loro successi sono anche i nostri, perché siamo cresciuti insieme e perché avendoli accompagnati nel percorso verso il raggiungimento dell’autonomia personale ed economica, siamo riusciti ad arricchire anche la nostra esperienza professionale, in modo da poterla applicare più efficientemente in altre situazioni simili.