Moldova: una storia di successo

Ci scrive Stefan, uno dei ragazzi coinvolti nei nostri progetti..

Sono nato il 1 gennaio 1991, nel villaggio Bîc, settore della municipalità di Chisinau. Ho vissuto con la mia famiglia biologica fino all’età di 6 anni, periodo pieno di problemi che ho dovuto affrontare, come la fame, liti in famiglia, violenza nei miei confronti e nei confronti di mia nonna materna. Ho un fratello minore, Gheorghe, che la mamma ha portato via con se, quando è partita, siccome era il suo preferito.

All’età di 5 anni, infatti, sono stato lasciato in custodia dalla nonna, che però si è presto ammalata. Così, sono stato io a curarla, preparandogli da mangiare e aiutandola nelle faccende domestiche.

Un anno dopo, mia nonna è morta perché la sua situazione si è aggravata in seguito ai colpi subiti da mia madre. Dopo la sua morte, io, mio fratello e mia mamma siamo tornati a vivere insieme. Questo è durato poco. La mamma è partita di nuovo e non abbiamo più avuto sue notizie per 7-8 mesi. La cosa più difficile è che eravamo da soli a casa, abbandonati da tutti… Non avevamo da mangiare, e con molto imbarazzo, chiedevamo aiuto a tutti i vicini di casa.

Un giorno,mio fratello ci trovavamo in centro città, a Chisinau, quando, due poliziotti in borghese ci hanno fermato e portato al Centro di Accoglienza per Minori, dove siamo rimasti per un paio di mesi. In questo periodo, è venuta a farci visita nostra madre, che voleva riportarci a casa. Noi però abbiamo rifiutato, perché non potevamo dimenticare che ci aveva già abbandonati.

Un mese dopo, Gheorghe si è ammalato e siamo stati trasferiti all’Ospedale per i bambini della città, dove lavorava nostra zia materna. Qui è venuto a farci visita il sindaco del nostro villaggio, che, ben conoscendo la situazione della nostra famiglia, ha deciso di portarci all’internat di Străşeni. Qui sono rimasto, alla fine, per 10 anni della mia vita, qui ho frequentato la scuola dalla prima classe alla nona. Arrivato a questo punto, il mio pensiero fisso era: ”Cosa farò dopo la conclusione degli studi all’internat? Come potrò cavarmela?”

Per mia fortuna ho avuto l’occasione di far parte di un gruppo di mutuo aiuto organizzato da Ai.Bi. Moldova, che mi ha dato la possibilità di esaudire il mio sogno: continuare gli studi presso il Collegio di Trasporto di Chişinău.

Ai.Bi. ha pagato la tassa scolastica per la prima metà dell’anno, io, da parte mia, mi sono impegnato tanto da ottenere una borsa di studio per poter continuare, mi ha comprato il necessario per iniziare una vita autonoma nella casa dello studente. Per due anni ho così ricevuto un supporto costante, sia psicologico che materiale. Ancora oggi so a chi posso rivolgermi nei momenti di difficoltà.

Tutto questo mi ha permesso di acquisire quell’autostima e quella fiducia in me stesso che mi mancava, che mi hanno portato a raggiungere traguardi importanti e mi hanno dato la forza di raccontare la mia storia per aiutare altri ragazzi come me.

Sono stato a Bucarest, dove ho partecipato ad una conferenza internazionale sul problema dell’abbandono e dei giovani in uscita dagli istituti, dove ho avuto la possibilità di confrontarmi con ragazzi di altri paesi: Romania, Italia, Lettonia, Ucraina, Bulgaria. Più tardi sono stato a Bruxelles e a Bologna per altre conferenze internazionali.

Oggi continuo i miei studi al Collegio dei trasporti di Chişinău e continuo a collaborare con Ai.Bi. partecipando agli incontri dei care leavers, portando la mia testimonianza positiva, incoraggiando così i ragazzi a non disperare, e superare i problemi con dignità. Io sarò sempre disposto ad aiutarli qualora avessero il bisogno.

Adesso, posso affermare con certezza, che a prescindere da quello che è successo nella mia vita, a prescindere dai problemi che ho affrontato, sono riuscito a superarli e andare avanti seguendo la mia strada.

Per questo sono molto grato a tutti quelli che mi hanno aiutato e sostenuto.