Mosca. I bambini russi potranno essere adottati solo da coppie eterosessuali: sì all’unanimità della Duma

dumaI bambini russi potranno essere adottati solo da coppie eterosessuali. Lo ha stabilito il parlamento di Mosca che a fine agosto ha approvato all’unanimità una legge che concede l’esclusività dell’accoglienza dei minori provenienti dalla Federazione Russa alle sole coppie composte da coniugi di sesso diverso. La ratio della nuova norma è quella di garantire a ogni bambino il diritto di avere un padre e una madre e quindi di crescere ed essere educato da una famiglia tradizionale.

La decisione della Duma rafforza una legge già in vigore in Russia dal giugno 2013. In quella data il Parlamento di Mosca stabilì di vietare l’adozione di minori russi da parte di cittadini provenienti da Paesi in cui è consentito il matrimonio tra persone dello stesso sesso. In conseguenza di questa decisione, venne sancito l’annullamento degli accordi bilaterali in materia di adozioni internazionali tra la Federazione Russa e quei Paesi in cui il matrimonio gay è legalmente consentito. A partire da allora, per poter adottare in Russia, tali Paesi devono chiedere a Mosca di poter firmare nuovi accordi bilaterali specifici. Il primo Paese ad aderire alla richiesta del Cremlino fu la Spagna, che nel luglio 2014 firmò con la Russia un accordo che avrebbe permesso per i 5 anni successivi, rinnovabili alla scadenza, di realizzare adozioni in modo che fossero perfettamente legali e accettabili per entrambe le legislazioni. Ovvero anche per quella di Mosca che non ammette il riconoscimento giuridico alle coppie omosessuali.

Oltre a concedere a migliaia di coppie la possibilità di avere un figlio e a migliaia di piccoli Russi quella di avere un padre e una madre come punti di riferimento, la legge approvata dalla Duma contribuisce a prevenire il fenomeno del cosiddetto re-homing: una pratica presente in alcuni Paesi come gli Stati Uniti per cui alcuni bambini adottati da famiglie eterosessuali venivano poi lasciati da queste e adottati nuovamente da coppie omosessuali.

L’approvazione della nuova legge è senza dubbio una buona notizia per l’Italia, uno dei pochi Paesi europei che ancora non ammette legalmente il matrimonio tra persone dello stesso sesso. La legislazione simile, in questo caso, tra il nostro Paese e la Russia ha già permesso in passato di vedere rafforzata la fiducia di Mosca nei confronti dell’Italia. Già a novembre 2013, infatti, dopo l’entrata in vigore della legge con cui la Russia vietava l’adozione in Paesi che ammettevano il matrimonio gay, il rappresentante del Cremlino per i diritti dell’infanzia, Pavel Astakhov, affermò: “Ci risulta che l’Italia sia l’unico Paese i cui cittadini hanno la possibilità di adottare bambini russi perché questo Paese non riconosce il matrimonio omosessuale e, di conseguenza, non dobbiamo cambiare nulla nell’accordo vigente”.

Ma è soprattutto una buona notizia per tanti bambini russi che attendono una famiglia: sanno che, quando la troveranno, potranno contare su una famiglia vera, con due punti di riferimento ben definiti che potranno chiamare tranquillamente ‘mamma’ e ‘papà’.