MSNA. Contrattazione aziendale e tutela dei bambini: il nuovo contratto dei chimici un esempio da seguire

In contrasto ad un’Italia che alle volte dà di sé un’immagine un po’ cinica, il nuovo contratto ccnl chimico-farmaceutico 2019-2021 (in particolare all’articolo 27 in materia di permessi non retribuiti) sancisce la possibilità richiedere permessi orari per i dipendenti che hanno assunto la tutela di minori in termini di legge…

Poco più di un anno dopo l’entrata in vigore delle legge Zampa che, normando la protezione di minori stranieri non accompagnati soli in Italia, ha istituito la figura dei tutori volontari, il mondo chimico- farmaceutico si schiera dalla loro parte.

Le rappresentanze sindacali di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil e le associazioni imprenditoriali Federchimica e Farmindustria hanno infatti raggiunto un’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro che coinvolge oltre 176 mila lavoratrici e lavoratori: si tratta della possibilità di richiedere permessi orari per i dipendenti che hanno assunto la tutela di minori in termini di legge.

Commenta così, Emilio Miceli, segretario generale della Filctem Cgil: “con questo contratto abbiamo affrontato due temi: come fare della fabbrica uno dei veicoli contro la violenza di genere, auspicando che la contrattazione aziendale possa aprire al contributo del mondo associativo; come favorire al meglio quanti hanno assunto la tutela in termini di legge di bambine e bambini”.

Uno strumento “contrattualizzato”, questo, che serve a favorire buon funzionamento del sistema di tutela volontaria perché, sottolinea la Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, Filomena Albano: “l’impegno richiesto è elevato e ciò può rendere l’attività del tutore inconciliabile con gli oneri lavorativi, in particolare quelli dei lavoratori dipendenti.”

Inoltre, aggiunge la Garante che questa possibilità rispecchia in pieno la necessità di attuazione della Convenzione Onu sui diritti del fanciullo del 1989 che, all’articolo 18, obbliga gli Stati ad accordare gli aiuti appropriati ai genitori e ai tutori legali nell’esercizio della responsabilità che incombe loro di allevare il fanciullo.

Fonte: Rassegna.it