Neonata abbandonata a Barletta. Ancora una volta gara di solidarietà per accoglierla

La storia della neonata abbandonata in ospedale da due mesi diventa un caso mediatico e in poche ore piovono richieste di affido e adozione.

Un nuovo simbolo di un Paese e un settore, l’adozione, che vogliono rinascere dopo il lockdown come lo era stata solo pochi mesi fa Marienne. La neonata lasciata dal padre alle cure dei vigili urbani del quartiere Vasto di Napoli dopo essere stato abbandonato dalla compagna tossicodipendente.

Pioggia di richieste di affido e adozione

Ancora una volta sono state tantissime le richieste di affido e adozione giunte da tutta Italia al reparto di neonatologia dell’ospedale civile “Mons. Raffaele Dimiccoli” di Barletta, dove la bimba vive da quasi due mesi tra le cure e le coccole amorevoli del personale infermieristico e medico.

Una vera e propria gara di solidarietà per accogliere la piccola nata lo scorso 5 luglio e lasciata in ospedale dalla donna che l’ha messa al mondo, regalandole il dono della vita.

Sulla vicenda è tornato anche Ludovico Abbaticchio, garante per l’infanzia della regione Puglia, in un’intervista a Giuseppe Dimiccoli per la Gazzetta del Mezzogiorno “Il caso di questa bambina – ha dichiarato – è emblematico di come e quanto queste vicende siano molto forti da un punto di vista emotivo e non solo per le coppie che hanno intenzione di intraprendere un percorso di affido e o di adozione. Ho ricevuto email e telefonate di tante persone desiderose di poter offrire il loro contributo per far stare bene la bimba. Tuttavia, in queste vicende il percorso dettato dalla legge è molto chiaro. La competenza in merito all’affido e o alla adozione compete esclusivamente al Tribunale per i minori che attraverso la rete di Uffici segue il percorso dettato dalle norme.”

Ho parlato con il presidente del Tribunale” – ha rassicurato il garante – “e la vicenda è seguita con il massimo della attenzione”.

Crollo delle adozioni e voglia di accoglienza delle famiglie italiane

Secondo il report statistico 2019 pubblicato dalla Commissione per le Adozioni Internazionali l’Italia, da sempre tra i Paesi più accoglienti, scende per la prima volta sotto quota mille adozioni internazionali realizzate. Per l’esattezza sono 969 le procedure di adozione internazionali realizzate nel 2019 e 1205 i minori autorizzati all’ingresso nel Paese.

Eppure le storie di queste due bimbe raccontano che la voglia di accoglienza delle famiglie italiane, nonostante il dilagante disinteresse politico per le adozioni nazionali e, soprattutto, internazionali e il lockdown, non è mutata.