Un altro neonato abbandonato. Parto in anonimato e Culle per la Vita… queste sconosciute!

A Paceco, vicino Trapani, un neonato abbandonato è stato ritrovato per caso da un contadino. Il piccolo sta bene, ma paura e sofferenza si sarebbero potute evitare se la cultura e la conoscenza del parto in anonimato e delle Culle per la Vita fossero più diffuse

Un altro episodio di un neonato abbandonato. Un altro miracolo della vita che vince, nonostante tutto, ma che avrebbe potuto facilmente trasformarsi in una tragedia. La vicenda è accaduta a Paceco, un paese della Sicilia poco a sud di Trapani. Qui, lungo una strada privata di campagna, un contadino ha trovato un neonato abbandonato in un sacchetto di plastica lasciato aperto, con il cordone ombelicale tagliato e la placenta vicino; particolari che fanno pensare che il piccolo sia stato partorito in casa prima di essere lasciato in una strada nascosta e poco accessibile sulla quale solo il caso, o la Provvidenza, hanno fatto passare il contadino che lo ha ritrovato e che ha immediatamente chiamato i soccorsi.

Al neonato abbandonato è stato dato il nome Francesco Alberto

Il bambino è stato chiamato Francesco Alberto: il primo è il nome del Santo festeggiato il 4 di ottobre, giorno del ritrovamento. Il secondo, invece, è quello del carabiniere che per primo lo ha preso in braccio e che ha raccontato la vicenda, ancora scosso, al Corriere della Sera.
Francesco Alberto sta bene, mangia ed è tenuto sotto osservazione nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Sant’Antonio Abate. Come sempre capita in questi casi, tantissime coppie si sono offerte di adottare il bambino, a partire dallo stesso carabiniere che – ha detto – una volta tornato a casa e raccontata al vicenda ai suoi tre figli, si è sentito chiedere proprio da loro di portare a casa il piccolo.
Naturalmente sarà il Tribunale dei Minori a prendere in carico il caso e trovare la soluzione migliore affinché Francesco Alberto abbia presto una nuova famiglia con cui ricominciare la sua vita, rimane però la rabbia per il ripetersi di una situazione che potrebbe essere evitata.

Mai più un neonato abbandonato grazie al parto in anonimato e le culle per la vita

Perché ancora troppe poche donne conoscono la possibilità del Parto in Anonimato, che permette a chiunque di partorire in ospedale, in sicurezza per sé e per il nascituro, senza riconoscere il figlio e lasciandolo alle cure della struttura, aprendogli così la strada di una veloce adozione.
Poco si sa anche delle Culle per la Vita: piccole stanze accoglienti, sicure e completamente anonime dove i neonati possono essere lasciati con la certezza che, appena richiusa la porta, qualcuno interverrà a prendersi cura di loro. Peccato che, nonostante i reiterati appelli e la richiesta esplicita di Ai.Bi. di una legge che renda obbligatoria la presenza di una culla per la vita in ogni comune, in tutta Italia ce ne siano meno di 60. 6 di queste si trovano in Sicilia: due a Palermo (le più vicine a Paceco, ma distanti comunque circa 110 chilometri), Bagheria, Caltanissetta, Giarre e Messina. A questo link si possono visualizzare dove si trovano tutte le culle per la vita presenti in Italia.