Nepal: Lezioni di Veda e Sanscrito per diventare futuri ‘bramini’

La diversità linguistica, etnica, culturale, nonché religiosa, che contraddistingue il Nepal si rispecchia a tutti i livelli della società e in tutte le sfere. Questo è particolarmente vero anche per il sistema educativo nepalese.

Dopo la fine della monarchia induista nel 2008, il nuovo governo transitorio adottò un approccio educativo inclusivo, caratterizzato dal riconoscimento e sostegno, oltre che alle scuole del percorso educativo classico, anche delle varie scuole religiose che hanno da sempre caratterizzato il panorama di questo paese himalayano. Tali scuole religiose si configurano come spazi educativi presenti presso i vari monasteri religiosi, ovvero i Gompa (scuole religiose buddiste), Madarasha (scuole religiose islamiche), Gurukul e Ashram (scuole religiose induiste).

Questa settimana vogliamo soffermarci sulle tradizionali scuole induiste, le cosiddette Ashram, dove i bambini studiano per diventare futuri ‘sacerdoti’ induisti, conosciuti come ‘bramini’. La giornata tipo di queste ‘scuole’ inizia intorno alle 9.00, quando i bambini arrivano in classe indossando il tipico abito nazionale nepalese, ovvero il ‘Daura-Suruwal’, una lunga blusa e pantaloni aderenti, con sandali ai piedi e, come copricapo, il tipico cappello nepalese, il ‘Dhaka topi’.

Lo scopo degli Ashram è infatti quello di offrire un’educazione ai bambini e allo stesso tempo promuovere la cultura e le tradizioni induiste. Infatti, diversamente dalle altre scuole, oltre allo studio dell’inglese, della matematica, delle scienze sociali, qui si apprende soprattutto lo studio dei libri dei Veda, gli antichissimi testi sacri induisti, e il sanscrito, la lingua in cui sono stati trasmessi i Veda. Questi studi sono importantissimi per permettere agli studenti, una volta completata la decima classe ed ottenuto il diploma, di poter diventare sacerdoti.

Un’altra particolarità di queste scuole induiste è data dal fatto che alle lezioni sono solitamente ammessi solo i bambini, quindi sono escluse le bambine. Inoltre, vi accedono solo i bambini appartenenti alla casta dei Bramini, nonostante un precedente verdetto della Suprema Corte nepalese che dichiarava l’accesso a tali scuole aperto a qualsiasi bambino, indipendentemente dalla casta di origine, credo e sesso.

Tale pratica deriva dal fatto che, nel passato, questo tipo di studi erano previsti solo per i bramini, la casta più alta. Adesso, invece, in base a tale decreto del governo nepalese tali studi sarebbero aperti a tutti. Tuttavia, fino al momento no si è registrata la presenza di bambini appartenenti ad altre caste.

Negli Ashram i bambini arrivano dalle varie regioni del Nepal e spesso anche dalle aree più remote e isolate. In tali zone, spesso non vi sono scuole o, qualora ve ne siano alcune, queste sono solitamente di pessima qualità. Pertanto, i genitori preferiscono di mandarli negli ashram per apprendere i testi sacri e poter servire domani come sacerdoti.

Dopo aver completato la decima classe presso gli Ashram, molti di questi bambini diventeranno dei sacerdoti veri e propri, mentre altri potranno scegliere di continuare gli studi in altre discipline e altri collegi e università. Chi vuole invece approfondire le conoscenze apprese nell’Asham, potrà invece scegliere di frequentare la Sanskrit University, in Nepal, per approfondire i propri studi religiosi.