Non sentirsi in grado di affrontare alcune situazioni, per esempio sanitarie, pregiudica la possibilità di adottare?

Buongiorno,
sto seguendo da vicino la vicenda di una mia carissima amica che ha iniziato il percorso per l’adozione. Lei è molto decisa mentre il marito è più titubante e pieno di dubbi. Forse è giusto così, perché si tratta di una decisione importante e chiarire bene tutte le proprie paure prima di prendere una decisione finale è fondamentale. Mi chiedevo, però, il non sentirsi in grado di affrontare alcune situazioni, come per esempio quelle sanitarie, perché non ci si sente pronti, può pregiudicare la possibilità di diventare genitori?

Grazie per il vostro aiuto e il vostro lavoro.

Un cordiale saluto
Marinella

Cara Marinella,
i bisogni sanitari dei bambini in stato di abbandono sono un tema che spaventa molto le coppie che si preparano alla loro accoglienza: ci si interroga sulle possibili condizioni di salute dei bambini, ci si chiede se stanno bene, se potranno avere una vita come gli altri bimbi, se come genitori si sarà in grado di aiutarli e come… Sono tutte preoccupazioni normali che riguardano tutte le coppie.

Al di là di situazioni particolari di bambini con problematiche di salute, anche piuttosto serie, conclamate, tutti i bimbi in stato di abbandono possono in realtà presentare un quadro di salute precario, con problematiche causate dalla situazione di continua trascuratezza fisica, medica e affettiva vissuta quotidianamente. Partendo dall’alimentazione, scarsa e spesso non adeguata, passando alle condizioni di scarsa igiene in cui possono vivere, alla mancanza di accesso a cure mediche adeguate e continue, fino alla mancanza dell’affetto di figure adulte che si prendano a cuore la vita, i pensieri e le emozioni di questi bambini, diventa più semplice comprendere le possibili conseguenze sullo stato di salute fisica e psicologica e, quindi, i bisogni sanitari dei bambini che le coppie potrebbero accogliere.

Affinché le proprie paure non pregiudichino la possibilità di diventare genitori adottivi e di accogliere un bambino, è necessario affrontare il tema dei bisogni sanitari fin dall’inizio del proprio percorso di formazione, cercando di conoscere meglio la situazione di vita dei bambini e le possibili ripercussioni delle esperienze vissute sul loro stato di salute.

Ai.Bi. offre varie occasioni di formazione, con l’opportunità di riflettere insieme ad una equipe di professionisti e approfondire sia le condizioni sanitarie sia le possibili conseguenze psicologiche delle storie di abbandono e istituzionalizzazione dei bambini. Si rifletterà sul fatto che alcune condizioni sono comuni a tutti i bimbi, in ogni parte del mondo, quali ad esempio il ritardo psicomotorio, mentre altre possono essere più specifiche rispetto ai paesi di provenienza. L’obiettivo è far comprendere alle coppie che i bimbi, sopravvissuti all’abbandono, hanno risorse eccezionali per affrontare le esperienze drammatiche vissute e potersi inserire in una nuova famiglia e che i genitori, conoscendo meglio la tematica, possono superare molte delle paure che, se pur legittime, rischiano di minare o rallentare il proprio iter adottivo.

Un saluto a lei e ai suoi amici
Marina Piccolo – psicologa, consulente Ai.Bi.