Omicidio Hrustic. Griffini (Ai.Bi.): “Mamme e figli fragili non vanno lasciati soli”

“Le istituzioni e non solo devono sostenere progetti come le nostre comunità mamma-bambino, che noi definiamo ‘cliniche’ contro la violenza e l’abbandono di minori. Per questo abbiamo lanciato la campagna ‘Fame di mamma’”

Il drammatico fatto avvenuto a Milano, un fatto sconvolgente, ci ricorda una volta di più una verità banale: le mamme in condizione di fragilità sociale e i loro figli non devono essere lasciati soli. Le istituzioni devono fare fronte a questo dramma, sostenendo nella maniera più assoluta progetti come le nostre comunità mamma-bambino, realtà che noi definiamo ‘cliniche’ contro la violenza e l’abbandono. Per questo abbiamo lanciato la campagna ‘Fame di mamma’”. Lo ha dichiarato il presidente di Ai.Bi. – Amici dei Bambini, Marco Griffini, commentando la vicenda dell’uomo croato che ha ammesso di aver ucciso a botte il figlio di due anni nel cuore della notte, davanti alla moglie in lacrime.

Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini è un’organizzazione non governativa costituita da un movimento di famiglie adottive e affidatarie che, ormai dal 1986, lavora ogni giorno al fianco dei bambini ospiti negli istituti di tutto il mondo per combattere l’emergenza abbandono.

Tra i suoi progetti c’è appunto anche la campagna “Fame di mamma”, che va a sostenere tutti i progetti d’accoglienza di Ai.Bi. sul territorio Italiano, tra cui diverse comunità mamma-bambino. Inoltre, proprio nella giornata di ieri, a Brescia, in un convegno all’Università Cattolica, Ai.Bi., insieme alla Cooperativa Sociale AIBC, ha presentato un progetto che prevede che nello stesso stabile coabitino mamme fragili con i loro bambini e studentesse, che, in cambio di affitto calmierato, offrano il proprio aiuto e sono coinvolte attivamente nel progetto.

Nel 65% dei casi degli episodi di violenza sulle donne si tratta di mamme. E sono 6mila i minori maltrattati ogni anno in Italia. Il problema è che spesso questi episodi non si denunciano per paura o vergogna. Un dramma che fa sentire impotenti. Con le nostre comunità mamma-bambino, ne abbiamo nove di diversa tipologia su tutto il territorio regionale lombardo, cerchiamo di fornire una risposta, accogliendo 57 nuclei con 75 bambini e altri 28 nuclei con 38 bambini con gli alloggi a semi-autonomia o ad alta autonomia, ha concluso Griffini.