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Adozione per le coppie gay? Possono diventare un padre e una madre per un bambino abbandonato?/5

I profondi mutamenti che hanno investito la famiglia e il rapido sviluppo delle tecniche di fecondazione impongono interrogativi radicali e ineludibili circa l’identità delle figure parentali e il senso stesso del generare. Che cosa significa diventare padre e madre? Come intendere il desiderio del figlio? Interrogativi a cui risponde Matteo Martino, docente presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale (Milano).

Ospitaletto (Bs), sabato 25 febbraio. Come scegliere a chi affidarsi per l’adozione internazionale? L’associazione “Il nuovo nido” al fianco delle coppie adottive

L’iter dell’adozione internazionale è complesso e il numero di enti autorizzati è molto alto: non è sempre facile, quindi,  per gli aspiranti genitori adottivi, scegliere quello a cui affidarsi. Per aiutare le coppie a districarsi in questo articolato sistema, l’associazione famigliare “Il nuovo nido” propone l’incontro “L’ente per le adozioni internazionali. Riflessioni sui criteri di scelta”, in programma sabato 25 febbraio a Ospitaletto (Bs).

Le assurde dichiarazioni di Silvia Della Monica: “E’ compito degli enti assicurare l’adottabilità dei bambini e fare verifiche nei Paesi di origine”. L’occasione mancata di “Presa Diretta”

Intervenendo alla trasmissione radiofonica “Restate scomodi” di Radio Uno, la vicepresidente della Cai Silvia Della Monica ha affermato che sarebbe compito degli enti autorizzati verificare l’adottabilità dei minori, mettendo anche in discussione quanto affermato dai Paesi di origine. Ma queste affermazioni sono categoricamente smentite dalla Convenzione de L’Aja, dalla legge italiana in materia e anche dalle Linee guida della stessa Cai. Purtroppo però la campagna mediatica contro Ai.Bi. non si ferma: anche “Presa Diretta”, su Rai Tre, ha infatti cavalcato l’onda del facile scandalo.

Siria, nelle 9 unità mobili attivate da Ai.Bi. i bambini assediati ridanno colore a un futuro reso grigio dalla guerra

Ecco alcuni dei 9mila bambini siriani che vivono nelle aree assediate di Homs e Rural Damasco beneficiari del progetto realizzato da Ai.Bi., in collaborazione con Ihsan Rd e il finanziamento dall’Onu. Tra gli interventi effettuati anche l’attivazione di 9 unità mobili che, attraverso il gioco, grazie all’attività di operatori specificamente formati sulla protezione dei minori, forniscono assistenza psicosociale ai bambini affetti da disturbi comportamentali dovuti stress causato dalla guerra. Sostieni il progetto Non lasciamoli soli di Ai.Bi. in Siria.

Adozioni internazionali. Comitato Rdc “Le verità non dette da Presa Diretta della RAI . Tenuta nascosta la vergognosa gestione della CAI da parte di Silvia Della Monica”

Su cosa ha vigilato la Cai durante la gestione Della Monica? Come ha vigilato? Perché non ha controllato? Perché ora rilascia dichiarazioni a destra e a manca senza uno straccio di prova? Queste sono alcune delle domande che pongono i genitori del Comitato Rdc a Presa Diretta che lunedi’ 20 ha mandato in onda un servizio sulle adozioni internazionali che a detta dei genitori Rdc, parziale sia sulle loro testimonianze sia sulle responsabilità della Cai sotto l’egida di Della Monica.

Adozione a distanza in Marocco. I cartoni animati non si guardano, ma si studiano: anche così impariamo a lottare contro il male dell’abbandono

I film di animazione possono essere uno stimolo molto importante per i bambini. Per questo l’amministrazione di Adozione a Distanza Marocco ha deciso di organizzare una mattinata dedicata all’insegnamento attraverso i film d’animazione. Questa volta la scelta dei film era basata su un obiettivo preciso: sensibilizzare i bambini sull’ importanza […]

India. Traffico minori, arrestati i responsabili di un centro adozioni: venduti bambini, tra i 6 mesi e i 14 anni, a coppie di Europa, Stati Uniti e Asia

Quando i traffici di adozioni non sono solo artefatte invenzioni della vicepresidente della Cai, Silvia Della Monica, elaborate per chissà quali scopi, o le bufale su commissione de L’ Espresso o le reticenti e strumentali  inchieste di Presa Diretta, ma veri reati, le autorità locali – le uniche competenti ad agire nei loro paesi, intervengono. Con gli arresti.

Scandalo Unar. Gandolfini: “Sciogliere e rifondare Unar con personalità che coinvolgano le famiglie”. De Palo: “Inutile discutere, pensiamo agli altri discriminati”

Massimo Gandolfini (presidente del Comitato promotore del Family day)  chiede a gran voce lo scioglimento dell’attuale Unar (ufficio anti-discriminazione razziali della presidenza del consiglio) e la sua ricomposizione coinvolgendo le associazioni familiari. Gigi De Palo (presidente del Forum delle associazioni familiari) invita invece a non perdersi in scontri su visioni ideologiche differenti e a concentrarsi invece sulle varie vittime della discriminazione.