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Gli eccessi di potere di Silvia Della Monica: senza alcun motivo tolte 11 coppie a “Bambini di Chernobyl onlus”. Immediato ricorso al TAR contro l’azione illegittima della CAI

Nonostante non sia più presidente della CAI, Silvia Della Monica continua imperterrita ad agire come se fosse ancora la “monarca assoluta” del reame, in barba a leggi e regolamenti. L’ultima vicenda sconvolgente è capitata all’Associazione “Bambini Chernobyl” Onlus a cui Della Monica, ha avocato 11 coppie adottive senza dare spiegazioni all’ente scelto dagli aspiranti genitori.

Boschi (presidente Cai): “Troppi 62 enti autorizzati in Italia. Valuteremo forme di aggregazione”. Ma servirebbe per risolvere i problemi dell’adozione internazionale?

“Nel nostro Paese gli enti autorizzati sono troppo numerosi e più sono gli enti più è complicata la gestione del rapporto con gli altri Paesi”. Questa la premessa fatta dalla neo presidente della Commissione Adozioni Internazionali Maria Elena Boschi, per introdurre la sua proposta di riduzione degli enti stessi.

L’allarme di Gandolfini (Difendiamo i nostri figli). “I minori che vivono il loro orientamento sessuale con disagio non potranno cercare aiuto: una strategia disumana”

Sei un professionista che intende aiutare un minore che vive con disagio il suo orientamento sessuale? Rischi il carcere. Potrebbe essere questa l’assurda conseguenza dell’eventuale approvazione, da parte del nostro Parlamento, di un disegno di legge presentato al Senato il 14 luglio. A lanciare l’allarme è il presidente del comitato “Difendiamo i nostri figli” Massimo Gandolfini.

MariaElena Boschi, neo-Presidente della CAI: “Occorre riprendere i rapporti di collaborazione con gli enti e le associazioni familiari, ripristinare l’interlocuzione costante con le famiglie, velocizzare le procedure adottive e superare le disfunzioni e carenze organizzative dell’ ultimo periodo”

Il cambio al vertice della CAI (21 giugno 2016) che ha portato il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi ad assumere la presidenza della CAI (Commissione adozioni internazionali) sta dando già i suoi positivi frutti. Un vento positivo confermato anche da quanto affermato dalla Boschi oggi, 20 luglio, in audizione in commissione Giustizia alla Camera, che non perde occasione per mettere i puntini sulle “I” indicando le urgenze da affrontare per tornare a dare una speranza alle adozioni internazionali.

Perché è stata lanciata la campagna diffamatoria de L’ Espresso contro Ai.Bi.? Il presunto ruolo di Silvia Della Monica

Come anticipato nell’articolo di ieri (19 luglio) Ai.Bi., Amici dei Bambini ha presentato querela penale per il reato di diffamazione contro la campagna portata avanti da L’Espresso con la pubblicazione (venerdì 8 luglio 2016 a firma di Fabrizio Gatti) dell’inchiesta “Congo, italiani ladri di bambini”.

I falsi di Gatti e il “precedente bulgaro”: neppure la smentita ufficiale delle autorità di Sofia persuasero il giornalista dell’Espresso ad ammettere il suo errore

Non è nuovo Fabrizio Gatti nel tentativo di imporre le proprie verità. Ci aveva già provato a gennaio del 2013 quando sulle pagine dell’“Espresso” fece  riferimento a presunti casi di abusi subiti da 3 minori bulgari durante la loro permanenza in istituto, prima di essere adottati da una coppia italiana tramite Amici dei Bambini.

Adozione a distanza. Possiamo ospitare in Italia il bambino che sosteniamo?

Siamo una famiglia di sostenitori di un bambino del Kenya. Quest’anno io e mio marito andremo in ferie da fine agosto e stavamo pensando di regalare al bimbo una vacanza in Italia, proprio in occasione di quel periodo. Mio figlio sarebbe felice di conoscere il suo “fratellino” lontano. Siamo disposti a contribuire ai costi di viaggio e, ovviamente, a tutte le spese. Potete darci informazioni? – Risponde Ufficio SaD di Ai.Bi.