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Lazio, una proposta di legge per aiutare le famiglie adottive: tentativo ammirevole, ma ancora troppo dispendioso. Per salvare l’adozione internazionale servono le Commissioni Regionali

Mentre il governo nazionale sembra essersi completamente dimenticato delle adozioni internazionali, chiudendole a chiave nell’ultimo dei suoi cassetti, alcune Regioni danno l’impressione di risvegliarsi dal torpore e di rendersi conto di quanto sia importante rinnovare e semplificare il sistema che regola l’accoglienza in Italia dei bambini abbandonati di tutto il mondo. Dopo la Lombardia, infatti, è ora il Lazio a muoversi in questa direzione, con una proposta di legge che mira a facilitare il percorso che conduce all’ingresso in Italia dei minori stranieri e al loro positivo inserimento sia in famiglia che a scuola.

Non solo cuore: così si “forma” un volontario

Molti ci provano, non tutti ce la fanno. Entrare nel mondo del volontariato da protagonisti è facile a dirsi, molto più complicato se, come nel caso della Lilt (Lega italiana lotta ai tumori), si vuole intraprendere un percorso operativo. I volontari, nel disastrato panorama della sanità italiana, svolgono un ruolo fondamentale che spesso colma carenze e inefficienze del sistema pubblico.

Perché sono stato abbandonato?

Shi Fan è stato trovato all’età di 8 anni. Perché è stato abbandonato? E’ bellissimo, con due grandi occhi neri, è sano e bravissimo a giocare a calcio. Questo sport è una vera passione per lui! Va bene a scuola ed è amabile con tutti. C’è un unico piccolo grande problema: a luglio, al compimento dei suoi 14 anni… LEGGI TUTTO

Roma. Insignita Melita Cavallo, ex Presidente CAI, “un punto di riferimento fondamentale nell’ambito delle adozioni internazionali”

“Ha saputo rappresentare un punto di riferimento fondamentale nell’ ambito delle adozioni internazionali”. Questo il merito riconosciuto a Melita Cavallo, presidente del Tribunale dei minori di Roma, che viene premiata dall’Aacs, l’ associazione degli abitanti del centro storico. La cerimonia di premiazione si è svolta il 16 dicembre alle 16.30 nel salone dell’ex Consiglio nazionale del ministero dei Beni culturali (via del Collegio Romano 27)

Mafia Capitale. Quando il sociale diventa un business: l’accoglienza trasformata in miniera d’oro. Zamagni: “Con l’agenzia per il Terzo Settore non sarebbe successo”

Sono in tanti a sentirsi traditi: il Terzo Settore e tutti coloro che hanno creduto ai buoni intenti di quelle cooperative che promettevano di operare nel sociale e invece, stando a quanto emergerebbe dall’inchiesta “Mafia Capitale”, avrebbe pensato solo alle proprie tasche. Basti pensare ai 286 privati che hanno prestato il proprio denaro a interessi nulli o bassissimi, aderendo alla raccolta fondi lanciata da Banca Prossima, la controllata di Intesa San Paolo specializzata nel finanziamento al non profit e all’economia sociale, sulla piattaforma online “Terzo Valore” a beneficio del “Gruppo 29 giugno Onlus” che controlla 13 cooperative: il gruppo che faceva capo a Salvatore Buzzi, l’uomo arrestato insieme ad altre 36 persone con l’accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso e ritenuto una delle figure chiave di “Mafia Capitale”.