Pandemia, lockdown e mascherine: a 4 – 5 anni i bambini si ritrovano con problemi espressivi

Tra gli effetti a lungo termine del Covid sono ancora da esplorare del tutto i problemi espressivi che si ritrovano ad avere i bambini più piccoli, privati della possibilità di esprimersi e dialogare in un’età decisiva per lo sviluppo del linguaggio

La curva dei contagi sta calando; la campagna vaccinale procede spedita; l’estate alle porte fa sognare il ritorno a una quotidianità quanto più possibile “normale”… Eppure, gli effetti a lungo termine che la pandemia ha generato, specie sui più piccoli, sono ancora da studiare ed esplorare.
Già oggi, diverse ricerche hanno documentato l’aumento dei problemi di ansia, disattenzione, inappetenza… a cui un più recente studio, riportato da Avvenire, dell’associazione Education Endowment Foundation di Londra ha aggiunto i ritardi nello sviluppo del linguaggio.

A 4 – 5 anni con problemi espressivi

Secondo gli esperti, la mancanza di socialità, del rapporto con i nonni e gli amici, l’uso prolungato della mascherina hanno ridotto le possibilità di espressione dei bambini in un’età nella quale si cominciano a fare le prime conversazioni. Il dato è confermato dal 76% delle scuole inglesi interpellate, che hanno riportato di aver dovuto implementare i servizi di assistenza al miglioramento del linguaggio e di logopedia.
Il governo britannico ha già fatto sapere di voler far fronte al problema stanziando delle risorse per attività di recupero dedicate proprio ai bambini tra i 4 e i 5 anni, ascoltando il parere degli psicologi che sottolineano come la possibilità di “raccontare” i loro bisogni e il mondo che li circonda, sia fondamentale per questi bambini anche nell’ottica di imparare a leggere e scrivere.

La consulenza Faris anche verso i problemi legati ai più piccoli

Sull’importanza cruciale di questa età nello sviluppo della personalità e delle relazioni dei bambini, anche Faris  – Family Relationship International School è particolarmente attenta, specie guardando a quei bambini che, per i motivi più diversi, non hanno potuto vivere situazioni che hanno favorito lo sviluppo delle capacità di espressione e di dialogo. Proprio per aiutare i genitori che si trovano ad affrontare problemi di questo tipo, così come gli operatori che lavorano nel campo dell’infanzia, Faris ha sviluppato un servizio di consulenza, che si sviluppa attraverso un primo incontro gratuito, cui segue una fase di orientamento verso eventuali percorsi di consulenza professionale portata avanti dai professionisti più adatti a seconda delle esigenze. I servizi vengono offerti a sportello, a domicilio o in modalità online, a seconda delle necessità.
Tutte le informazioni, nella pagina dedicata all’interno del sito Faris