Papa Francesco affida al cardinale Matteo Zuppi la missione di pace in Ucraina

È arrivata l’ufficialità dalla Santa Sede: sarà l’arcivescovo di Bologna e presidente della CEI a condurre la missione per allentare le tensioni nel conflitto in Ucraina e avviare percorsi di pace

Il direttore della Sala stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, ha comunicato che papa Francesco ha affidato al cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza Episcopale Italiana, l’incarico di condurre una missione che contribuisca ad allentare le tensioni nel conflitto in Ucraina e avviare percorsi di pace: “Nella speranza, mai dimessa dal Santo Padre, che questo possa avviare percorsi di pace. I tempi di tale missione, e le sue modalità, sono attualmente allo studio”, queste le parole di Bruni.

Secondo quanto riportato sulla testata “Famiglia Cristiana”, il direttore dell’Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali, Vincenzo Corrado, avrebbe inoltre dichiarato che, considerate l’importanza e la delicatezza dell’incarico, Matteo Zuppi non rilascerà interviste né dichiarazioni fino a quando non sarà ritenuto opportuno, d’intesa con il Papa e la Santa Sede.

L’incarico affidato al Cardinale Zuppi  

Da parte di tutta la Chiesa italiana l’augurio e il sostegno della preghiera. Mons. Giuseppe Baturi, arcivescovo di Cagliari e segretario generale della Cei ha, infatti, dichiarato: “Accogliamo come un segno di grande fiducia e con i migliori auspici la decisione di papa Francesco di affidare al cardinale Matteo Zuppi l’incarico di condurre una missione, in accordo con la Segreteria di Stato, che contribuisca ad allentare le tensioni del conflitto in Ucraina e ad avviare percorsi di pace. Invitiamo le comunità ecclesiali e, in particolare, i monasteri presenti sul territorio nazionale ad accompagnare sin d’ora con la preghiera questa missione che il Santo Padre ha voluto conferire al presidente della Cei affinché porti frutto e aiuti a costruire processi di riconciliazione”.

La missione diplomatica

Si tratta di una missione molto difficile, ma il cardinale di Bologna potrà mettere sulla bilancia l’esperienza già fatta in questo campo. Matteo Zuppi, infatti, nel 1992 aiutò a raggiungere un difficile accordo di pace per il Mozambico con la Comunità di Sant’Egidio, che pose fine a sedici anni di guerra civile con un milione di morti e quattro milioni di profughi. Non si può nemmeno escludere che la rete di Sant’Egidio, l’«Onu di Trastevere», possa rivelarsi utile anche in questa occasione.

La mediazione con l’Ucraina

Attualmente sia la Russia che l’Ucraina si sono mostrate molto chiuse alla mediazione con il Vaticano. Lo stesso Zelensky lo ha fatto presente anche nell’incontro col Papa in Vaticano della scorsa settimana. Tuttavia, la Santa Sede ha ribadito che “continuerà a fare la sua parte”.

“Non possiamo accettare passivamente che la guerra di aggressione continui”, ha sottolineato Parolin sull’invasione russa dell’Ucraina, e l’obiettivo della diplomazia vaticana resta quello di raggiungere una pace giusta.