Papa Francesco all’ONU: “I bambini, oggi più che mai vittime dell’aborto, degli abusi e della pornografia”

Il Santo Padre ha sottolineato la drammatica situazione della violenza sulla infanzia nel mondo in occasione del 75esimo anniversario delle Nazioni Unite

Al mondo serve “un quadro di riferimento etico più forte” capace di superare la “cultura dello scarto”, una cultura che diventa “un attentato contro l’umanità”, alla cui origine c’è, “una promozione ideologica con visioni riduzioniste della persona”, con una negazione dei diritti fondamentali e un desiderio di potere assoluto. Tali concetti sono stati espressi da Papa Francesco nel video realizzato per i 75 anni di vita delle Nazioni Unite, trasmesso nel corso dell’Assemblea generale riunitasi nei giorni scorsi. Una presa di posizione forte, quella del pontefice, che si è riflessa anche nei concetti espressi a proposito della situazione, nel mondo, dell’infanzia.

“La violenza contro i bambini – ha detto il Santo Padre – includendo l’orribile flagello dell’abuso infantile e la pornografia, è drammaticamente aumentata. (…) Purtroppo, i paesi e le istituzioni internazionali stanno anche promuovendo l’aborto come uno dei cosiddetti ‘servizi essenziali’ nella risposta umanitaria. È triste vedere quanto sia diventato semplice e conveniente, per alcuni, negare l’esistenza di vita come soluzione a problemi che possono e devono essere risolti sia per la madre sia per il bambino non nato. Imploro pertanto le autorità civili affinché prestino particolare attenzione ai bambini a cui vengono negati i loro diritti e la loro dignità fondamentali, in particolare il loro diritto alla vita e all’educazione”.

Legata alla questione dell’infanzia e alla sua situazione, c’è anche quella della famiglia, che “troppo spesso – ha detto ancora Francesco – è vittima di colonialismi ideologici che la rendono vulnerabile e finiscono col provocare in molti dei suoi membri, specialmente nei più indifesi – bambini e anziani – un senso di sradicamento e di orfanità. La disintegrazione della famiglia riecheggia nella frammentazione sociale che impedisce l’impegno per affrontare nemici comuni”.