Papa Francesco: “Non mi dimetto, non ho il cancro e sono pronto ad andare a Mosca e a Kiev”

Nel corso di una lunga intervista alla Reuters il Papa ha ribadito la sua volontà di recarsi a Mosca e a Kiev. Dopo il viaggio in Canada di fine luglio le condizioni potrebbero consentirlo, anche perché il dialogo con la Russia “è aperto e cordiale”

“Vorrei andare in Ucraina, e volevo prima andare a Mosca”. Sono queste la parole rilasciate da Papa Francesco in una lunga intervista all’agenzia internazionale Reuters, che ne ha anticipato alcuni stralci. I temi toccati dal Pontefice durante i circa 90 minuti di colloquio sono stati diversi e hanno toccato il proprio stato di salute, le voci su delle possibili dimissioni, la decisione della Corte Suprema degli Stati Uniti in merito all’aborto e, appunto, la guerra in Ucraina.

Nuove speranze di un possibile viaggio a Mosca e Kiev

Su questo versante, Bergoglio ha ribadito che i contatti del Vaticano con la Russia ci sono stati e proseguono. In particolare, nelle prime settimane di guerra il Segretario di Stato Pietro Parolin ha parlato con il Ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov per valutare la possibilità di una visita, ma, ha spiegato il Papa secondo le parole riportate da Vatican News: “Mosca ha risposto che non era il momento giusto”.
I segnali iniziali, insomma, non sono stati buoni, ma non per questo il dialogo si è fermato. “Ci siamo scambiati dei messaggi a questo proposito – prosegue il Pontefice – perché pensavo che se il presidente russo mi avesse concesso una piccola finestra per servire la causa della pace…”.
Il desiderio è di andare in entrambi le capitali: a Mosca e a Kiev. “Ora è possibile, dopo il mio ritorno dal Canada (in programma dal 24 al 30 luglio n.d.r.), che io riesca ad andare in Ucraina – ha precisato il Papa. La prima cosa da fare è andare in Russia per cercare di aiutare in qualche modo, ma vorrei andare in entrambe le capitali”.
Insomma, non sarà certo facile, ma in Vaticano si respira una certa fiducia: il dialogo con Mosca è “molto aperto e cordiale”, ha ribadito Francesco. “La porta è aperta”.

Smentite le voci di un tumore e l’ipotesi di dimissioni imminenti

Come detto, l’intervista ha toccato diversi altri temi, con il Papa che ha liquidato come “voci di corte” quelle di un tumore diagnosticato già da diverso tempo, così come ha smentito qualsiasi ipotesi di dimissioni, per il momento. Anche se, ha aggiunto: “Quando vedrò che non ce la faccio, lo farò”.
Un pensiero, infine, per il viaggio in Africa la cui rinuncia, per via dei problemi al ginocchio, ha provocato al pontefice “molta sofferenza”, soprattutto perché la volontà del Papa era quella di promuovere con la sua presenza la pace, sia in Sud Sudan sia nella Repubblica Democratica del Congo.