Perché dobbiamo attendere così tanto tempo per avere l’idoneità?

Rosario scrive:

Buongiorno,

ho seguito la vostra campagna televisiva, dove con l’aiuto di “Striscia la Notizia” chiedete un aiuto economico per tutti i bambini in attesa di affido o di essere adottati, la trovo una cosa giusta alla quale penso di aderire, però proprio non mi quadra una cosa. Ad agosto/primi di settembre di quest’anno io e mia moglie (39 anni io e 36 mia moglie) abbiamo fatto richiesta presso il nostro comune di competenza di un’adozione.

Ci viene detto che prima di poterla chiedere bisogna essere considerati da una equipe di persone “idonei”, che ancora prima bisogna partecipare ad un corso della durata di circa due mesi, e che probabilmente questo corso si terrà nella prossima primavera e comunque al raggiungimento di un numero di coppie tali da permetterne lo svolgimento. Allora io mi chiedo, visto che ritengo la mia famiglia idonea all’adozione, visto che dite che il numero dei bimbi che aspettano è davvero notevole, come mai tutta questa burocrazia, che a me sembra un tantino eccessiva e che in qualche modo tende a scoraggiare…

Sarei contento di ricevere una vostra risposta ed auguro a tutti voi davvero un buon lavoro per l’impegno e lo sforzo che mettete in un settore delicatissimo come quello dei minori.

Gentile Signore,

le riflessioni da voi fatte sono più che pertinenti: noi chiediamo sempre più coppie disponibili ad adottare ed i servizi e i tribunali sembrano andare nel verso opposto. Per legge (476/98) i servizi ed i tribunali devono sentire/valutare le coppie in uno spazio temporale di sei mesi e mezzo (4 + 2 e ½). Dal momento che tali tempi sono abbastanza ristretti, diverse regioni hanno deciso di intervenire prima che la coppia presenti la sua disponibilità al Tribunale rendendo “obbligatorio” il corso tenuto dai servizi. Il problema però non è questo ma il tempo di attesa, passato inutilmente, per poter frequentare il corso. Certamente, nel vostro caso, non ci sono molti margini di cambiamento: la situazione è quella che voi avete descritto e a cui dovete sottostare. Un consiglio: non lasciate passare inerti questo tempo. Frequentate, se volete, coppie che hanno già adottato, leggete, partecipate eventualmente ad altri incontri; tutto quanto non sarà inutile ma sarà parte del vostro patrimonio personale.

Irene Bertuzzi, area Formazione e Accompagnamento di Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini