Prezzo del gas ai minimi storici da due anni. La bolletta su base annua scende del 6.7%

Nell’ultimo mese, il prezzo del gas è sceso ancora, ma con il termine di alcuni degli aiuti la bolletta rimane sostanzialmente invariata. Nell’arco degli ultimi 12 mesi, comunque, si conferma il calo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente

La notizia buona è che il prezzo del gas è sceso ai minimi storici da due anni a questa parte. La notizia meno buona è che, per effetto della progressiva fine degli aiuti garantiti dal Governo nel periodo più duro della crisi energetica, i prezzi della bolletta del gas di maggio rimangono pressoché invariati rispetto al mese precedente. Per la precisione, a conti fatti, il calo c’è stato, ma è dello 0,2%, troppo poco per farsi sentire sul conto finale. Ciò detto, è giusto considerare il tutto, nell’insieme, una notizia positiva, visto che, nonostante parte degli aiuti statali siano cessati (cosa inevitabile sul lungo periodo, vista l’incidenza che gli interventi hanno sulle finanze pubbliche), il prezzo è rimasto invariato nell’ultimo mese. Inoltre, se si considerano i 12 mesi “scorrevoli” (ovvero confrontando il periodo giugno 2022 – maggio 2023, con quello di un anno prima: giugno 2021 – maggio 2022) le famiglie hanno pagato il 6,7% in meno, ovvero circa 1514 euro, al lordo delle imposte.

Mercato tutelato e mercato libero

A completezza del discorso va sottolineato che negli ultimissimi giorni il prezzo del gas ha subìto un rimbalzo consistente sui mercati (anche se è ancora troppo presto per capire come procederà nei prossimi giorni e quanto questo influenzerà sulle tariffe del prossimo mese), ma l’Arera ha ricordato che per tutto il terzo trimestre 2023 sono comunque stati confermati gli interventi di riduzione dell’Iva al 5% per i gas e l’azzeramento degli oneri di sistema.
Rimanendo in tema di gas, è utile ricordare che i prezzi a cui si fa riferimento sono quelli del mercato tutelato. Mercato che per tutti i clienti domestici cesserà entro il 10 gennaio 2024, data entro la quale tutti sono chiamati a passare al mercato libero scegliendo il proprio fornitore.
Come già spiegato in precedenza, l’approvvigionamento energetico sarà comunque garantito anche a chi non effettua la scelta del fornitore per tempo, con l’assegnazione automatica di un fornitore a “tutele graduali”. Questo “servizio transitorio” potrà durare fino all’1 aprile 2027, con l’obbligo per il fornitore di comunicare ai clienti la scadenza almeno sei mesi prima del termine, informandoli del diritto a scegliere un altro fornitore del mercato libero o un’altra offerta, sempre del mercato libero, dello stesso fornitore in essere.