Prezzo del petrolio ai minimi dal 2021: scende il costo del carburante per le famiglie

La prima settimana di settembre ha visto la quotazione del Brent scendere del 18% rispetto all’inizio dell’anno. L’effetto si vede anche sui costi del carburante. E nei prossimi mesi il calo potrebbe proseguire

Chi ha avuto modo di fare rifornimento di carburante negli ultimi giorni si sarà accorto di come i prezzi di benzina e diesel siano scesi notevolmente. Il calo è dovuto a una piuttosto repentina discesa sul mercato del valore del Brent, che nella prima settimana di settembre ha raggiunto i 72 dollari al barile, la cifra più bassa dal dicembre del 2021.

Minori richieste da Cina e India

A livello globale, questa discesa è vista con un po’ di preoccupazione, perché figlia di minori richieste da parte dei Paesi (su tutti Cina e India) e indice, quindi, di un rallentamento dell’economia e dei consumi. Sul versante dei consumatori, però, la notizia è positiva perché, sebbene non con la stessa velocità, la discesa del prezzo del petrolio arriva anche a incidere sull’abbassamento dei costi dei carburanti al distributore.
Il Codacons – come riporta Il Corriere della Sera – ha già allertato il Governo di monitorare che il taglio del prezzo del petrolio corrisponda anche a una discesa dei prezzi al dettaglio, cosa che non sempre è così automatica. Vero è, però, che si sa come in Italia circa il 60% del costo di un litro di carburante non sia dovuto alla materia prima, ma da quelle accise che ogni governo immancabilmente promette di togliere e che poi spariscono dal dibattito politico.

Prospettive di ulteriori ribassi del costo carburante

Al momento, comunque, come si diceva, l’effetto ribasso già si è visto e fanno ben sperare (i consumatori, se non altro) le prospettive di alcuni esperti che si aspettano un ulteriore calo del prezzo del Brent nei prossimi mesi addirittura, secondo qualcuno, fino ai 60 dollari al barile.
Il calo della materia prima, oltre che sulla benzina, si rifletterebbe anche sul costo di molte merci, che in Italia viaggiano per l’88% su gomma e sulle quali, di conseguenza, incide non poco il costo del trasporto.